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Il Pums, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, mira a rendere la circolazione dell'Area Metropolitana di Milano più efficiente, più sicura e meno impattante. C'è tempo fino al 9 ottobre per far pervenire al Comune le proprie considerazioni in merito.
Cittadini attivi, sensibili alle tematiche ambientali o ,semplicemente, interessati a migliorare la propria qualità della vita: c'è tempo fino al 9 ottobre per far pervenire le proprie osservazioni in merito al PUMS, Piano della Mobilità Sostenibile, di Milano. L'opportunità è quella di far sentire la propria voce e, tramite l'apposito modello disponibile sul sito del Comune, contribuire a perfezionare il programma.
Ma che cos'è il PUMS e cosa si propone nei dettagli? Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, adottato dal Consiglio Comunale con Deliberazione n.13 dell’8 giugno 2017, contiene le linee guida riguardanti il prossimo decennio della mobilità milanese. Si tratta di impegni importanti, in quanto indirizzano l’amministrazione verso la direzione di una sostenibilità ambientale, sociale ed economica del muoversi, facilitando -d'altra parte- una comunicazione diretta e trasparente con i cittadini.
Gli obiettivi del PUMS si declinano in quattro macro-aree. In primis, appunto, la mobilità sostenibile, che mira a soddisfare le diverse esigenze di spostamento dei residenti, delle imprese e degli utenti, restituendo gli spazi pubblici urbani agli utenti; poi l'equità, la sicurezza e l'inclusione sociale, con l'intento di garantire adeguate condizioni di salute, accessibilità e informazione per tutti; e ancora la qualità ambientale, riducendo le emissioni e migliorando così la qualità dell'aria; infine, l'innovazione e l'efficienza economica, in modo da cogliere le opportunità in ottica smart, perseguendo la sostenibilità in equilibrio con il quadro di risorse finanziarie limitate.
La strategia prevede lo sviluppo del trasporto pubblico entro e oltre i confini urbani. Fra le principali novità c’è la Circle Line, che recepisce il documento sulla riqualificazione degli scali ferroviari e prevede un potenziamento del passante ferroviario, maggiori frequenze e più fermate per favorire i collegamenti fra le linee metropolitane.
Il Pums, inoltre, punta a favorire la mobilità elettrica, consentendo la sosta gratuita a veicoli elettrici e ibridi e aumentando le colonnine per la ricarica (1336 colonnine nei prossimi 3 anni). Per quanto riguarda gli spostamenti in bicicletta, il fine del Pums è quello di rendere la rete ciclabile più efficiente e meno frammentaria, attraverso la realizzazione di percorsi di collegamento fra le piste ciclabili esistenti. È previsto uno sviluppo, inoltre, per la sharing mobility, a discapito dell'auto privata: si metteranno a disposizione più auto elettriche e 10mila nuove biciclette, con un occhio attento all'interscambio con altri mezzi di trasporto, anche nelle ore notturne. A lato di tutte queste iniziative, fondamento principe del piano è la sicurezza nelle strade, per migliorare la vivibilità attraverso interventi di moderazione del traffico e della velocità veicolare. Per una Milano finalmente a misura d'uomo?
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