Secondo il più recente rapporto Ispra, le infrastrutture idriche italiane sono responsabili dello spreco di un terzo dell’acqua potabile disponibile: un’incuria che possiamo permetterci sempre meno.
La razionalizzazione dell’acqua potabile e la ricerca di metodi per la desalinizzazione di quella marittima sono solo alcuni dei segnali che ci portano davanti agli occhi tutta l’urgenza delle emergenze idriche, non solo là dove costituiscono una condizione cronica, ma anche dove, anni fa, non ci saremmo mai aspettati.
Quest’anno in Italia ben 10 Regioni hanno dovuto fare i conti con la siccità e l’agricoltura ha subito pesanti danni a causa della carenza idrica. Tra tutte le risorse messe a rischio dall’Earth Overshoot Day, la più preziosa probabilmente è proprio l’acqua: eppure, la sua scarsità non è sempre causata unicamente dalle condizioni climatiche.
I dati presentati dal XII Rapporto Qualità dell'ambiente urbano dell’Ispra portano alla luce un problema diffuso e dalla gravità variabile di città in città: si tratta dell’inefficienza delle reti idriche, responsabili di ingenti perdite. In media, il 33.4% dell’acqua potabile va sprecata prima ancora di raggiungere le nostre case.
A Roma, una delle città colpite dall’emergenza, lo spreco raggiunge quota 42.9%: quasi metà dell’acqua disponibile, dunque, si trasforma in uno spreco lungo il percorso. In cima alla classifica delle città con maggiore inefficienza troviamo Cosenza, dove lo spreco interessa il 77% dell’acqua presente nelle reti idriche, mentre Macerata si rivela l’esempio più virtuoso, con uno spreco pari “soltanto” al 6.6%.
Colpa delle infrastrutture molto vecchie, che nel 60% dei casi hanno più di 30 anni, mentre nel 25% dei casi superano addirittura i 50 anni. Così, al nord la dispersione raggiunge il traguardo del 26%, mentre al Centro sale addirittura al 46%. Poca differenza al Sud, dove viene sprecato il 45% dell’acqua potabile.
Un problema diffuso, che di fronte alle evidenze dei cambiamenti climatici non può essere ignorato. L’acqua è destinata ad essere un bene, di anno in anno, sempre più prezioso: buttarla via è un lusso che non possiamo più permetterci e le emergenze legate alla siccità degli ultimi anni ce lo stanno chiaramente dimostrando.
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