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Architettura modulare, carbonio zero e imprese sostenibili: è questa la proposta di Damien Assini, giovane studente della scuola di architettura di Bartlett, che ha sottoposto all’attenzione del governo britannico il progetto Re-imagination.
Da dove nasce l’idea? Il giovane Assini ha immaginato la città a carbonio zero in contrapposizione ad un costoso progetto infrastrutturale approvato dal governo britannico, la ferrovia HS2.
Questa ferrovia, infatti, prevede un collegamento ad alta velocità da Londra alle Midlands e la sua realizzazione non è affatto esente da critiche da parte dell’opinione pubblica, per via dell’eccessiva onerosità e dei forti impatti ambientali.
Re-imagination è l’idea che, appunto, ridisegna questo progetto, orientandolo verso una scelta decisamente più green.
Nel suo masterplan, Assini suggerisce al governo inglese una riallocazione dei fondi previsti per la ferrovia, che porterebbe solamente a “gentrificazione, spostamento e perdita del patrimonio urbano esistente”.
Il progetto di Assini mette al centro il paesaggio urbano e si lancia in una vera e propria opera di ribaltamento dello status quo: natura e sostenibilità si sostituiscono all’alta velocità, in un progetto che si proietta in avanti di molti decenni.
Nel corso dei primi 25 anni di sviluppo del progetto, il percorso designato per la ferrovia verrà sostituito da un ampio corridoio verde, fatto di piantagioni e zone umide che consentiranno la diffusione della fauna selvatica in tutto il Paese.
Nelle città sorgeranno solamente case modulari a zero emissioni di carbonio, abbastanza mobili per venire incontro alle esigenze locali. Anche le “strutture di formazione” saranno mobili, per consentire al sistema scolastico di soddisfare appieno la domanda regionale.
Per avere a disposizione il materiale per la costruzione, Assini ha previsto un programma di gestione degli alberi, il cui legname verrà impiegato per costruire le infrastrutture di base come gli alloggi, le scuole e gli ospedali.
Le strutture di gestione dei rifiuti utilizzerebbero digestori anaerobici per riciclare i rifiuti organici e generare energia pulita.
"Utilizzando l'HS2 come case history il progetto mira a suggerire una costruzione alternativa di un paese che funziona per tutti, un progetto per il cambiamento nel contesto dell'incertezza nazionale in corso".
Damien Assini
Quando parla di incertezza nazionale, Assini fa riferimento in particolar modo all’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea e ai possibili scenari che si delineeranno per il Paese.
“La narrativa di design – ha continuato Assini - si materializza direttamente dalle difficoltà che incontra il Regno Unito e redige un piano generale per un quadro urbano sostenibile, realizzando un sistema di infrastrutture architettoniche simboliche”.
Con il progetto Re-Imagination, il giovane studente di Bartlett ha voluto offrire alla Gran Bretagna una nuova visione del territorio, incentrata sul passaggio ad un’economia a carbonio zero e su nuovi modi per incentivare la crescita e l’occupazione del Paese.
"Rafforzando il patrimonio e creando una nuova infrastruttura di commercio verde attraverso la Gran Bretagna, il percorso mirerà a insegnare veri valori dell'umanità attraverso la natura, le risorse locali e l'artigianato", ha concluso Assini, "bilanciando le problematiche ambientali, sociali ed economiche”.
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