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Riscaldamento domestico, biomassa ed emissioni inquinanti. Il tema è caldo, soprattutto in questo periodo in cui la quantità di particolato presente in aria raggiunge le più alte concentrazioni registrate annualmente (complici dell’inquinamento le condizioni atmosferiche).
A Milano si è tenuta, lo scorso week end, la prima tappa del Road Tour nazionale di Aria Pulita, la certificazione volontaria di qualità delle prestazioni ambientali di stufe, inserti e caldaie a biomassa legnosa promossa da Aiel, Associazione italiana energie agroforestali.
La questione è delicata poiché oltreché di ambiente, si parla anche di salute. Recentemente infatti, abbiamo parlato della crescita esponenziale della produzione e impiego di biomasse come valida alternativa ai combustibili fossili evidenziando come, nonostante siano fonti rinnovabili rispettose dell’ambiente, rappresentino anche la tipologia di combustibile per riscaldamento domestico a più alta emissione di polveri sottili.
Il processo di combustione inquina e seppur s’impiegano fonti rinnovabili come legna, pellet o cippato per alimentare le stufe di casa, le emissioni inquinanti rappresentano sempre un problema per la salute. Esistono però soluzioni che permettono di ridurre l’impatto ambientale delle stufe domestiche, una di queste è scegliere prodotti certificati.
Il Road Tour di Aria Pulita è ideato proprio con la mission di informare e sensibilizzare il grande pubblico sulla possibilità -e necessità- di fare scelte consapevoli tutti i giorni, anche in ambito di riscaldamento domestico.
Una certificazione di qualità permette infatti di aiutare i consumatori a riconoscere gli apparecchi di riscaldamento in base alle prestazioni ambientali; principalmente minori emissioni inquinanti e maggior rendimento energetico.
Aria Pulita dunque è una certificazione volontaria che coinvolge l’intera filiera produttiva di stufe, caldaie e altri apparecchi per il riscaldamento domestico che utilizzano i prodotti a legna e pellet, prevedendo una valutazione da 2 a 4 stelle.
«Il marchio di certificazione Aria Pulita è il frutto di una sinergia tra Regione Lombardia e le associazioni di categoria per affrontare in modo concreto un tema delicato ed importante per il nostro territorio come quello della qualità dell’aria. Il lavoro svolto anticipa misure che saranno adottate tra qualche anno a livello sia nazionale sia europeo. Anche in questo caso Regione Lombardia dimostra di essere a fianco dei cittadini a tutela della loro salute, anche a fronte dei numerosi provvedimenti adottati contro l'inquinamento atmosferico».
Claudia Maria Terzi, assessore regionale all’ambiente
Di seguito Annalisa Paniz, coordinatrice del progetto Aria Pulita ha raccontato a Nonsoloambiente i punti chiave della certificazione e l’esperienza del road tour:
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