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Il caldo anomalo della scorsa estate ha avuto coda lunga: con un inverno particolarmente mite e scarsità di piogge, gli effetti si sono fatti sentire sia per le coltivazioni, sia per i cittadini italiani. Un paio di stagioni particolarmente calde e le basse precipitazioni sono state sufficienti per mettere in crisi molti comuni italiani, nei quali è stato necessario provvedere al razionamento delle risorse idriche, in alcuni casi perfino tramite la consegna porta a porta con autobotti dedicate. È il caso dei dodici Comuni sardi di Bono, Benetutti, Nule, Buddusò, Osidda, Alà dei Sardi, Bitti, Lula, Onanì, Orune e Lodè, i quali hanno dovuto fare i conti con la sospensione totale dell'erogazione del servizio idrico dalle 18 alle 8, ma anche del teramano, dove pochi giorni fa è stata dichiarata l' emergenza idrica ed è stato approvato il piano di razionamento.
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