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Il Consiglio dei Ministri ha prorogato al 2017 l’avvio operativo del SISTRI, il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, in vista dell’affidamento del sistema ad un nuovo gestore. Nell’attesa sgravi fiscali in arrivo per le aziende.
Fatta la legge, trovata la proroga.
Con il Decreto Legge n. 210 del 30 dicembre 2015, meglio noto come “Milleproroghe” il Consiglio dei Ministri ha prorogato al 2017 la piena operatività del Sistri, il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, mai entrato in funzione ed in attesa di un nuovo gestore.
Anzi, la proroga è da riferirsi proprio alla procedura di affidamento della gestione del Sistema, non ancora completata, ad un nuovo concessionario.
Stando al decreto ministeriale per le aziende soggette all’obbligo di tenuta del Sistri sono in vista sgravi fiscali; è prevista, inoltre, l’estensione del sistema a tutti i rifiuti e soggetti (ad oggi o obbligati o aderenti su base volontaria) senza però chiarire se ci saranno eventuali rimborsi per quelle imprese che hanno versato contributi senza usufruirne a causa dei continui rinvii legislativi.
In altre parole, fino al 31 dicembre 2016, gli operatori obbligati al Sistri, o quelli che vi hanno aderito su base volontaria, andranno avanti a rispettare sia i tradizionali adempimenti e obblighi “cartacei” (formulari, registri e MUD) sia quelli telematici. Nel 2017 invece scatteranno le sanzioni previste per il solo Sistri, fatta eccezione per la mancata iscrizione o il mancato versamento del contributo annuale che sono divenute operative il 1° aprile 2015 (secondo quanto stabilito dall’art. 9 del cd. “Milleproroghe 2015”).
A confermarlo è stata la sottosegretaria di Stato per l’ambiente Silvia Velo, intervenuta in Commissione Ambiente a Montecitorio in occasione del dibattito sul decreto; secondo quanto comunicato in Commissione, lo schema di decreto per la riduzione del contributo annuale d’iscrizione al Sistri sarebbe stato trasmesso dal Ministero dell’Ambiente al Consiglio di Stato, di cui al momento si attende il parere. Quanto ai contributi il sottosegretario ha dichiarato che «sono allo studio le modalità operative per poter definire un piano di interventi finalizzati alla restituzione o alla compensazione, laddove ne ricorrano i presupposti»
Già lo scorso giugno Palazzo Chigi era stato impegnato ad adottare misure per la riduzione del contributo d’iscrizione al Sistri da una risoluzione a firma del deputato PD Piergiorgio Carrescia, approvata in Commissione Ambiente, nella quale si chiedeva al Governo di “valutare l’adozione di tutti gli atti necessari a ridurre il contributo annuale di iscrizione al Sistri previsto dal Dm 18 febbraio 2011 n. 52, e successive modificazioni […] scorporandone la parte relativa agli oneri di costituzione del Sistri e limitandolo solo a quelli di funzionamento”.
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