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Lo scorso 11 gennaio è stata depositata alla Camera dei Deputati una proposta di legge, che interviene sul decreto ministeriale 188 del 2008. Primo firmatario il deputato PD Piergiorgio Carrescia.
Alla base della proposta di legge - in via di assegnazione alla Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici - c'è la consapevolezza che la normativa che regola la raccolta e la gestione dei rifiuti derivanti da pile e accumulatori sia arretrata rispetto a quella dei Raee rivisitata nel 2012.
Immediatamente abbiamo chiesto al Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA) una posizione al riguardo; dopo poche ore ci è stata sottoposta una nota personale del Presidente Rentocchini nella quale oltre ad esprimere viva soddisfazione si evidenzia come “tra i vari spunti contenuti nella proposta è opportuno sottolineare come vengano finalmente posti i presupposti per la corretta identificazione del produttore e del rapporto con i sistemi collettivi e individuali, al fine di poter monitorare con estrema efficacia i corretti adempimenti nel finanziamento della attività di raccolta e le obbligazioni dalla stessa derivanti”.
Nella stessa nota Rentocchini rileva come “le differenti gestioni dei rifiuti di pile e accumulatori e RAEE, data la loro particolare natura, hanno evidenti punti di contatto tra loro, quali: i produttori e i loro sistemi di raccolta, la logistica, l’organismo di vigilanza, il principio della responsabilità estesa del produttore. Tali affinità sarebbero più che sufficienti, infatti, a giustificare la necessità di mantenere accordate tra loro le relative normative di settore”.
Nelle battute finali il Presidente del CDCNPA ammette che “la semplificazione riguardante la raccolta delle pile portatili esauste presso i punti vendita, permetterebbe di dare finalmente l’impulso decisivo per l’incremento dei tassi di raccolta in vista degli obiettivi europei da raggiungersi entro il 26 settembre 2016. I cittadini potrebbero così contare su una rete di raccolta ancor più capillare e sempre meglio distribuita sull’intero territorio nazionale a garanzia del corretto invio a recupero di tali rifiuti”.
È proprio quest’ultimo uno dei punti che l’on. Carrescia - da noi raggiunto mentre era impegnato alla Camera - evidenzia come vantaggio derivante dall’adozione di questa iniziativa parlamentare, infatti, “per i cittadini aumenta la possibilità di conferire il rifiuto in tanti nuovi punti vendita attrezzati. Per le imprese del settore, invece, è evidente che si ridurrebbero le filiere e gli adempimenti”.
Il deputato del PD - già Dirigente nel Servizio Territorio e Ambiente della Regione Marche dove si occupava di Green economy, Ciclo dei rifiuti, Efficienza energetica e fonti rinnovabili - auspica vi sia una marcata sensibilità su un tema così importante e che questa acceleri il processo di calendarizzazione da parte dell’Ufficio di Presidenza. Per parte sua farà di tutto per sollecitare l'avvio dell'iter legislativo.
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