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Ambiente, inquinamento, clima e risorse naturali sbarcano al Quirinale. Il Presidente Mattarella, nel discorso di fine anno, tratta i temi caldi dello smog, dei cambiamenti climatici, i temi dell’energia, dei rifiuti e dello spreco, dell’acqua e del trasporto pubblico locale.
Il 2015 si chiude per il nostro Paese con una novità quasi inaspettata. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante il suo primo discorso di fine anno alla nazione, ha trattato per la prima volta e a lungo il tema dell’ambiente.
Un discorso pieno di amore per il Paese durante il quale Mattarella ha ribadito i concetti di comune impegno, collaborazione e responsabilità sociale nei confronti dell’Italia e l’invito a non cedere e a non rassegnarsi alla società dello spreco e del consumo distruttivo di cibo, di acqua, di energia.
Parrebbe l’inizio di un nuovo corso che coincide con l’ingresso al Quirinale di alcuni dei temi caldi che hanno caratterizzato la fine del 2015, a conferma degli indirizzi che sono stati definiti alla Conferenza Mondiale sul Clima di Parigi lo scorso Dicembre.
Largo, dunque, ai temi caldi dello smog, dei cambiamenti climatici, dell’energia, dei rifiuti e dello spreco, dell’acqua e del trasporto pubblico locale.
Dal vertice del Quirinale si intravvede un cambiamento di prospettive relativamente ai temi green con la consapevolezza che “il problema dell'ambiente, che a molti e a lungo è apparso soltanto teorico, oggi si rivela concreto e centrale” e che “occorre combattere contro speculazioni e sfruttamento incontrollato delle risorse naturali”.
Nonostante il dibattito politico e le diverse opinioni presenti Mattarella ribadisce con forza, ma soprattutto umiltà, che si debba riconoscere di essere dinnanzi “alla natura, e ai suoi mutamenti, che contribuiscono a provocare siccità e alluvioni. In presenza di una sfida così grande, che coinvolge la salute, è necessario che prevalga lo spirito di collaborazione e avere maggior cura dei nostri territori."
Parole che lasciano intendere che l'ambiente e la sua tutela rappresentino una priorità nell'agenda politico-istituzionale del Paese, segnale inequivocabile che una nuova sensibilità green si sta radicando sempre più saldamente nella vita civile italiana.
Saper riconoscere nell’ambiente un patrimonio, una ricchezza, anche economica è il presupposto per guardare al futuro del nostro paese in termini di sostenibilità ambientale. Se, come ricorda il Presidente "[…] L'Italia è vista all'estero come il luogo privilegiato della cultura e dell'arte, e lo è davvero […] abbiamo il dovere di farlo apprezzare in un ambiente adeguato per bellezza”.
L’auspicio per il 2016 è che tutti si sentano chiamati ad avere cura della Repubblica, del suo patrimonio culturale, artistico e ambientale. Affinché questo augurio si concretizzi è però necessario che la sfida sia affrontata con un comune impegno da parte di tutti i cittadini della Repubblica a viverne i principi nella vita quotidiana sociale e civile.
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4 Novembre 2024Iscriviti alla nostra Newsletter!
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