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La multinazionale elettrica si propone di annullare tutte le emissioni entro il 2050, puntando forte sulla propria divisione green e sulle energie rinnovabili. Un report del Carbon Disclosure Project ne premia il piano di investimento.
“Essere sostenibili oggi significa essere competitivi domani”. Sono queste le parole con cui l’Amministratore Delegato di Enel, Francesco Starace, ha commentato il report del Carbon Disclosure Project (CDP) – organizzazione no-profit che misura, rileva e condivide il più grande database di informazioni sul cambiamento climatico globale – che ha attribuito alla multinazionale il massimo punteggio di valutazione nell’area disclosure: 100 su 100. Il riconoscimento, di quelli autorevoli, giunge dopo che Enel ha messo in bilancio, nel piano strategico 2016-2019, uno stanziamento di circa 7.7 miliardi di euro da investire nella produzione da fonti rinnovabili.
L’obiettivo è raggiungere la carbon neutrality, ossia un rilascio di emissioni pari a zero, andando a rifinire l’utilizzo estensivo di energie rinnovabili al fine da portare i processi industriali, la produzione energetica, le infrastrutture e i sistemi di trasporto a un’impeccabile efficienza green. Un cambiamento radicale, dal momento che attualmente Enel genera meno del 50% dell’energia prodotta tramite fonti rinnovabili, e da attuare sin da subito per poter raggiungere il risultato in tempi relativamente rapidi: entro il 2050.
Per rispettare i propri intenti, Enel ha recentemente re-incorporato Enel Green Power (Egp). Anche se l'integrazione sarà perfezionata nei primi mesi del 2016 previa approvazione delle assemblee dei reciproci azionisti, l'intenzione sarebbe quella di rendere la divisione green power il vero cuore pulsante del proprio progetto di business tramite l’installazione di fino a 7,7 GW di potenza da fonti verdi.
Tali aspirazioni sostenibili sono incentivate anche dall’adesione a Science Based Targets, un’iniziativa targata CDP, UNGC, WRI e WWF che mira a coinvolgere le aziende di tutto il mondo a modificare le proprie strategie industriali adottando misure sostenibili che possano combattere in maniera efficace il riscaldamento globale.
Enel, in particolare, in attesa e alla luce del traguardo a più ampio raggio con scadenza a metà Secolo, si è preposta di ridurre le emissioni di CO2 del 25% per kWh entro il 2020, smantellando parte delle centrali elettriche che utilizzano combustibili fossili. Un primo passo importante anche per l’impatto ambientale e sociale italiano - gli impianti in questione si trovano su suolo nazionale - a dimostrazione di come l’azienda sia già attiva per facilitare una transizione definitiva verso un’economia green e un’energia intelligente, efficiente e rinnovabile.
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