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Tralicci monostelo, opere di mitigazione ambientale, rinnovamento della rete, aumento delle performance: premiato a RemTech 2015 l'impegno di Terna per la sostenibilità ambientale della rete elettrica.
Per valutare in modo completo la sostenibilità della filiera della distribuzione elettrica non ci si deve soffermare esclusivamente alle modalità di produzione dell’energia stessa. Sicuramente la parte più rilevante degli impatti si registra nell’area delle fonti utilizzate dove il ricorso a fonti rinnovabili garantisce performance sostenibili nettamente più positive rispetto ai tradizionali combustibili fossili. Ma l’energia non deve essere solo prodotta, deve essere anche distribuita e proprio le infrastrutture di distribuzione (i classici tralicci) necessitano di opportune valutazioni.
Proprio in quest’ambito, l’impegno di Terna è stato insignito di una menzione speciale all’interno del Premio sostenibilità delle opere la cui cerimonia conclusiva si è tenuta durante l’evento nazionale Inertia a RemTech 2015.
In particolare sono state premiate le innovative soluzioni adottate per lo sviluppo della linea elettrica Chignolo Po – Maleo.
Per queste opere infrastrutturali che si inseriscono in modo spesso molto invasivo nel territorio (la linea in oggetto ha uno sviluppo lineare di oltre 24 km) la valutazione degli impatti vanno valutati non tanto per i materiali utilizzati ma per le opere di fondazione richieste e per l’impatto visivo.
Terna è stata premiata per l’impiego di tralicci monostelo e per il ricorso a importanti interventi di ingegneria naturalistica mirati a mitigare l’invasività visiva delle strutture. I vantaggi dei tralicci monostelo sono evidenti in quanti occupano, alla base, una superficie 15 volte inferiore rispetto ai tradizionali piloni a forma piramidale. Allo stesso tempo le soluzioni altamente innovative sviluppate da Terna hanno permesso la posa in opera di tralicci monostelo speciali anche su terreni impervi e tratti non rettilinei.
La forma particolare di questi steli garantisce automaticamente un impatto visivo nettamente inferiore alle soluzioni tradizionali, ciononostante Terna ha adottato numerose soluzioni di mitigazione, quali l’inserimento di elementi boschivi, per migliorare la compatibilità di queste infrastrutture con il territorio.
L’impegno di Terna è chiaro: coniugare lo sviluppo e il miglioramento delle prestazioni della rete elettrica con l’attenzione alla sostenibilità e il rispetto dei territori.Resta evidente che la posa in opera di un elettrodotto non potrà mai essere a impatto zero ma se l’impegno verso la mitigazione ambientale e il miglioramento generale delle performance della linea generano un saldo nettamente positivo rispetto all’invasività potenziale, l’intervento si può definire comunque valido. Nel caso specifico della nuova linea installata da Terna oltre all’impegno fattivo già illustrato deve essere considerato anche il miglioramento delle tecnologie adottate e il conseguente aumento delle performance.
Queste porteranno a un risparmio di oltre 25 milioni di euro all’anno per tutto il sistema nazionale (a fronte di circa 250 milioni di euro di investimento) e a un efficientamento globale del sistema di distribuzione e fruizione dell’energia in un’area assolutamente nevralgica per il paese che da sola rappresenta il 20% dei consumi elettrici nazionali.
A questo va aggiunto che l’introduzione della nuova linea ha permesso lo smantellamento di oltre 65 km di linea obsoleta con il conseguente recupero di circa 2.000 tonnellate di materiale riciclabile.
Un intervento quindi di grande rilievo, giustamente premiato.
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