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A Ecomondo 2015 il Consiglio Nazionale della green economy presenta le proprie proposte per affrontare cambiamento climatico e surriscaldamento globale, in vista della Conferenza sul clima di Parigi.
Il 30 Novembre, a Parigi, aprirà i battenti la XXI Conferenza delle Parti (COP21), dove i rappresentanti degli Stati di tutto il mondo si riuniranno per stabilire priorità, obiettivi e soluzioni unanimi per combattere il cambiamento climatico ed il surriscaldamento globale. Nel frattempo, all'interno degli Stati Generali della Green Economy - ospitati questa settimana a Ecomondo 2015 - il Consiglio Nazionale della Green Economy ha lanciato le proprie proposte per affrontare il tema.
Un appello rivolto a tutti i decisori politici che si è concretizzato nel contesto di una tavola rotonda tenutasi martedì 3 Novembre nella Sala Neri 2 – Hall Sud della fiera. Durante l'incontro, moderato da Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, sono intervenuti anche Francesco La Camera (Direttore generale del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare), Ian Parry (Responsabile del programma ambiente, clima ed energia di FMI), Federica Corsi (Responsabile Area Advocay di Oxfam Italia) e Giuseppe Onufrio (Direttore Esecutivo di Greenpeace Italia). Numerosi inoltre gli esponenti di importanti aziende nazionali sensibili al tema, tra le quali Legacoop, Barilla, Enel, Novamont, Viscolube e BlaBlacar.
L'invito, aperto a sottoscrizioni, prospetta diverse iniziative: dalla revisione della fiscalità ambientale all'adozione di target legalmente vincolanti che siano in linea con l'obiettivo dei 2 gradi centigradi, passando per la richiesta di un accordo che attivi misure nazionali di mitigazione e l'introduzione di incentivi volti a sfruttare l'ingente potenziale di efficienza energetica, fino alla proposta di una carbon tax che possa accelerare l'uscita dalle fonti fossili.
Non solo, emerge anche un'esortazione al mondo agricolo di farsi promotore della lotta ai cambiamenti climatici grazie all'adozione di modelli di gestione sostenibile del suolo. E, in aggiunta, la richiesta di puntare definitivamente su eco-innovazione ed economia circolare, per completare del tutto la transizione verso la green economy.
A margine della discussione non sono poi mancati dibattiti relativi a questioni quali l'internalizzazione della green economy, il coinvolgimento delle imprese per sfruttare e valorizzare il capitale naturale in maniera efficiente, le idee per contrastare il rischio idrogeologico o lo sviluppo di soluzioni industriali che possano favorire lo smaltimento dei rifiuti nell'ottica di un'economia circolare.
Un appello, quello levato dagli Stati Generali, che sarà presto sottoposto all'attenzione del Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti e che rappresenta il contributo del settore in vista della COP21 ormai alle porte, incontro in cui l'Italia si annovera tra i Paesi più sensibili ed intende presentarsi con proposte concrete e risolutive.
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4 Novembre 2024Iscriviti alla nostra Newsletter!
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