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Tornano a Ecomondo-Rimini Fiera gli Stati Generali della Green Economy, per fare il punto su attualità e futuro dell'economia sostenibile, in Italia e non solo. L'appuntamento, giunto alla quarta edizione, avrà luogo i prossimi 3 e 4 novembre.
Sostenibilità intesa come opportunità e non come freno; una possibilità reale se, d'altro canto, il sistema economico fa una revisione di sé, limitando al minimo il suo impatto e innescando meccanismi virtuosi di circolarità e valorizzazione delle risorse ambientali. Questi i presupposti alla base della green economy, questa la relazione che si intende rendere palese della quarta edizione degli Stati Generali della Green Economy, in programma a Rimini, nell'ambito di Ecomondo-Key Energy-Cooperambiente, i prossimi 3 e 4 novembre.
Internazionalizzazione delle imprese e collaborazioni ambientali, Capitale Naturale, clima, pianificazione territoriale, prevenzione dei dissesti idrogeologici, riduzione dei rifiuti. Sono solo alcuni dei temi affrontati nel corso della due giorni, organizzata dal Consiglio Nazionale della Green Economy, composto da 64 associazioni di imprese green, in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente e il Ministero dello Sviluppo Economico e con il supporto tecnico della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Nella sessione di apertura, la mattina del 3 novembre, verrà presentata la 1° Relazione sullo stato della green economy in Italia, un documento che, scattando una fotografia delle imprese a livello nazionale, fornisce un'analisi dell'andamento della green economy nei principali settori, con uno sguardo alle prospettive per il futuro prossimo. Il giorno dopo, gli Stati Generali della Green Economy si concluderanno con la sessione dedicata al tema "La green economy per la ripresa dell'Italia" e la presentazione delle proposte del Consiglio Nazionale della Green Economy.
Fra il primo e l'ultimo appuntamento, 5 sessioni tematiche di approfondimento e consultazione che potranno contare sulla partecipazione di circa 70 relatori ed esperti di calibro internazionale. Un'edizione che, lanciando inoltre un ponte di collaborazione ambientale fra Italia e Cina e guardando attivamente alla COP21 (a Rimini sarà possibile sottoscrivere l'appello delle imprese green per l'Accordo globale sul clima), assume un respiro che travalica i confini nazionali.
"Ora che la recessione è alle spalle - ha dichiarato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e membro del Consiglio Nazionale della Green Economy - l'Italia può puntare sulla green economy per qualificare e rafforzare la ripresa. Un buon accordo internazionale, necessario per contrastare il cambiamento climatico, potrà dare un nuovo impulso alla green economy anche nel settore delle rinnovabili che in Italia ha recentemente subito una forte battuta di arresto".
Sottoscrivere che la recessione sia ormai storia di ieri non è forse al momento così automatico o condivisibile a occhi chiusi. Certo è che l'economia del futuro, per farsi strada tra i relitti di dinamiche tradizionali tanto insostenibili quanto superate e sopravvivere a lungo nel tempo, non può che passare per il rispetto di ambiente, risorse e persone.
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26 Giugno 2020Iscriviti alla nostra Newsletter!
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