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Passione e ispirazione sono i temi pensati per l'edizione 2015 del Salone della CSR e dell'innovazione sociale, il 7 e 8 ottobre, all'Università Bocconi. Presente anche Humana People to People per evidenziare l'importanza della Responsabilità Sociale d'Impresa.
Responsabilità sociale, sostenibilità e sharing economy. Sono questi i temi portanti del Salone della CSR e dell'innovazione sociale, dedicato all'evoluzione della responsabilità d'impresa verso scenari sempre più innovativi e sostenibili, che si è svolto il 7 e 8 ottobre all'Università Bocconi di Milano.
Anche HUMANA People to People, in collaborazione con l'Alta Scuola Impresa e Società dell'Università Cattolica (Altis) e con il CSR Manager Network, ha promosso il dibattito Creare valore per l'impresa attraverso pratiche innovative di CSR per evidenziare l'importanza della Responsabilità Sociale d'Impresa come elemento sempre più fondante delle strategie e politiche delle grandi aziende e multi-utilities.
E ne sono testimonianza le best practices di alcune importanti aziende che operano nel settore dei servizi ai cittadini, come il Gruppo Hera, il Gruppo Iren e Amsa - Gruppo A2A e di Aziende leader del settore moda e retail, come il Gruppo Miroglio Fashion Srl, intervenute al convegno.
Passione e ispirazione sono i temi pensati per l'edizione 2015 del Salone della CSR e dell'innovazione sociale: la prima, che spinge gli imprenditori ad avviare attività capaci di coniugare gli aspetti economici a quelli sociali e ambientali; e la seconda che stimola le organizzazioni a ripensare il proprio business in chiave più sostenibile.
Sul tema della Responsabilità sociale d'impresa, il contesto italiano resta ancora molto frammentato e il settore è contraddistinto da poca trasparenza. Secondo gli ultimi dati di Top-Utility solo il 31% delle aziende considerate redige un Bilancio di Sostenibilità, inteso come strumento di coinvolgimento dei propri stakeholders e di rendicontazione, in un'ottica di piena trasparenza.
HUMANA, impegnata nella gestione della raccolta abiti in oltre 47 province in Italia, da anni, invece, è in prima linea a favore della trasparenza. Il proprio modello di business rappresenta una best practice di economia circolare finalizzata a promuovere uno sviluppo sostenibile: trasformare un rifiuto in risorsa attraverso una filiera trasparente e la co-creazione di valore con i propri stakeholder, per realizzare progetti socio-ambientali a livello locale e programmi di cooperazione internazionale nel Sud del Mondo.
"Per raggiungere questi obiettivi – ha detto Karina Bolin, presidente di HUMANA People to People Italia - dobbiamo sistematicamente adottare il metodo individuato nel 17° punto dei nuovi Sustainable Development Goals*: promuovere Multi-stakeholder partnerships in grado d'incoraggiare la condivisione di expertise, tecnologie e risorse, dando vita a una rete a favore dello sviluppo sostenibile in tutti i paesi e, in particolare, in quelli nel Sud del mondo".
Ridurre l'impronta ecologica della moda, creare circuiti virtuosi di up-cycling che uniscano creatività e sostenibilità ambientale, generare risorse economiche per sostenere progetti di Humana nel Sud del mondo. Sono questi gli obiettivi del corso "Le imprese della moda: modelli di business e strategie di sviluppo emergenti" svolto l'8 ottobre nell'ambito del Salone della CSR e dell'innovazione sociale. Gli studenti dell'Università Bocconi sono stati coinvolti in un'attività progettuale per affrontare in maniera innovativa un tema sempre più caro alle aziende di moda: il riutilizzo, anche creativo, di capi di moda usati.
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