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Le elevate temperature e la siccità dell'estate in corso aumentano il rischio di roghi soprattutto nelle terre con un alto tasso di rifiuti abbandonati: ecco perché la Campania è una Regione particolarmente a rischio.
Dopo aver acquisito la triste definizione di "Terra dei Fuochi" per parte dei suoi territori, la Campania ha dato segno su più fronti di aver iniziato un percorso virtuoso per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti. Purtroppo non è ancora possibile affermare che il passato è definitivamente alle spalle: sono ancora molte le criticità da risolvere sul territorio, alcune delle quali da affrontare con particolare attenzione in questo periodo estivo.
Sono questi, infatti, i mesi nei quali il rischio di incendi cresce esponenzialmente e le caratteristiche della stagione attuale non aiutano: con scarsissime precipitazioni e una temperatura minima di 0,6 gradi superiore alla media, il pericolo è reale. I dati sono stati raccolti da Ucea negli ultimi dieci giorni di giugno e accendono i riflettori su un secondo problema, fortemente connesso con il primo: la presenza di rifiuti abbandonati aumenta il rischio di danno ambientale e di diffusione di sostanze tossiche nell'aria. Inoltre, i rifiuti abbandonati possono essere acceleratori della propagazione dell'incendio.
Il problema degli incendi boschivi non è certo solo campano: nella giornata dell'11 luglio, ne sono divampati ben 59 in tutta Italia. In Veneto è stato dichiarato lo stato di grave pericolosità per incendi boschivi, mentre a Frosinone hanno preso il via delle ronde organizzate per prevenire e contrastare il fenomeno. Per arginare il problema, Coldiretti ha diffuso un decalogo contenente le linee guida necessarie ad evitare la formazione e la propagazione di incendi.
In particolare, il decalogo contiene buone norme di comportamento per chi decide di trascorrere una giornata all'aria aperta, nei boschi: una leggerezza è sufficiente per causare enormi danni. Il decalogo ricorda di accendere fuochi solo nelle aree sicure, lontano da vegetazione e campi coltivati. Nelle aree attrezzate, meglio evitare i fuochi se la giornata è ventosa e, prima di allontanarsi, occorre sempre controllare che le fiamme e le braci siano completamente spente: molti incendi hanno origine proprio dalla mancata consapevolezza di aver abbandonato braci non ancora inerti.
Vietato abbandonare rifiuti di qualsiasi tipo, ma doppia attenzione va riservata ai mozziconi di sigaretta, che possono originare un fuoco, e alle bombolette spray che possono contenere residui di materiale altamente infiammabile. Anche l'auto può essere una fonte di pericolo: la marmitta ancora calda dal viaggio non deve mai essere a contatto con l'erba alta quando il veicolo è parcheggiato.
Intervenire può essere fonte di ulteriori danni o di pericolo se non si conoscono le giuste modalità: meglio contattare in modo tempestivo il Corpo Forestale o i Vigili del Fuoco. La segnalazione deve essere il più precisa possibile, poiché l'intervento tempestivo è fondamentale, anche per contrastare gli incendi di natura dolosa: un elevato numero di incendi - sottolinea Coldiretti - è opera di piromani e criminali interessati alla distruzione dei boschi. Ecco, dunque, l'ennesimo fenomeno che ci ricorda l'importanza dell'approvazione del Decreto sugli Ecoreati.
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