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La risoluzione approvata richiede un cambiamento sistemico dell'utilizzo delle risorse aumentando la sostenibilità del processo e muovendosi verso un sistema di economia circolare.
Dalla discussione in sede di Parlamento Europeo di giovedì scorso è emersa la necessità per l'Unione Europea di aumentare l'efficienza nell'utilizzare le risorse. Secondo le stime degli eurodeputati che hanno presentato la risoluzione un aumento del 30% della produttività delle risorse entro il 2030 potrebbe aumentare il Pil europeo di quasi l'1% e creare 2 milioni di nuovi posti di lavoro sostenibili riducendo nel contempo le emissioni totali annue dei gas a effetto serra del 2-4%.
La risoluzione è stata approvata con 394 voti a favore, 197 contrari e 82 astensioni. La deputata Sirpa Pietikäinen ha dichiarato che per poter usufruire delle enormi opportunità offerte dallo sviluppo dell'economia circolare "c'è bisogno di azioni legislative, informative, economiche e di cooperazione. In primo luogo, abbiamo bisogno di una serie di indicatori e di obiettivi. Abbiamo bisogno di una revisione della legislazione esistente, in quanto non riesce a comprendere il valore dei servizi ecosistemici. Abbiamo bisogno di un ampliamento del campo di applicazione della direttiva sulla progettazione ecocompatibile, un rinnovamento della direttiva sui rifiuti e un focus speciale certe aree come gli edifici sostenibili". La risoluzione risponde alle comunicazioni della Commissione sul pacchetto "economia circolare", presentata il 3 luglio 2014 insieme a una proposta legislativa sui rifiuti, ritirata un paio di mesi più tardi.
I deputati invitano la Commissione a presentare una nuova proposta entro il 2015, che proponga obiettivi vincolanti di riduzione dei rifiuti e la riduzione graduale di tutti i tipi di smaltimento in discarica. Fondamentale è aumentare il ciclo di vita previsto e la progettazione ecocompatibile il che include un riesame della legislazione sulla progettazione ecocompatibile entro la fine del 2016 al fine di estenderne l'ambito di applicazione a tutti i principali gruppi di prodotti presenti su mercato. Alla Commissione viene anche richiesto di definire criteri quali la durata, la riparabilità, riutilizzabilità e riciclabilità e di elaborare misure contro l'obsolescenza programmata.
È dunque necessario un Cambiamento di tipo sistemico per affrontare la scarsità di risorse e ridurne l'estrazione. Per ottenere un uso sostenibile delle risorse entro il 2050, l'UE deve richiedere una riduzione dei consumi di risorse a livelli sostenibili e soprattutto l'impiego crescente delle energie rinnovabili e la soppressione delle sostanze tossiche. Nel testo si afferma che l'uso degli indicatori relativi all'efficienza delle risorse e alla misurazione del consumo di risorse, comprese le importazioni e le esportazioni, dovrebbe essere obbligatorio a partire dal 2018. I deputati richiedono di stabilire l'obiettivo di aumentare l'efficienza delle risorse a livello di Unione del 30% entro il 2030.
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