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Con appena ottocento abitanti, il piccolo Comune marchigiano si conferma esempio virtuoso in termini di utilizzo delle risorse e gestione dei rifiuti: la location ideale per Borgofuturo, rassegna che ha attratto oltre 5000 partecipanti.
Può un Comune che non arriva ai mille abitanti imporsi come esempio virtuoso all'attenzione di tutta Italia? Evidentemente sì: ce lo ha dimostrato Ripe San Ginesio, piccolo Comune in provincia di Macerata, che il 5 e 6 luglio ha ospitato il festival della sostenibilità Borgofuturo, giunto alla sua quarta edizione.
Attenzione, Ripe San Ginesio è molto più della elegante cornice per un festival dalle tematiche green: il Comune e i suoi ottocento abitanti sono concretamente impegnati nell'adozione di comportamenti virtuosi e buone pratiche che, proprio attraverso il festival Borgofuturo, possono essere rese note e diffuse.
Un esempio? La raccolta differenziata, che qui ha superato ormai da anni la soglia dell'80%. Quale migliore location per discutere di ulteriori soluzioni innovative per stimolare alla corretta separazione dei rifiuti? Borgofuturo ha ospitato, infatti, un riciclatore incentivante, in collaborazione con Aliplast ed Eurven. Per ogni bottiglietta di plastica conferita all'interno del contenitore, ogni partecipante all'evento ha ottenuto una bottiglietta piena d'acqua: in questo modo i sistemi incentivanti puntano alla responsabilizzazione diretta dei cittadini tramite la premiazione delle buone pratiche di riciclo.
Anche sul fronte energia Ripe San Ginesio ha molto da insegnare: un impianto fotovoltaico produce più della metà del fabbisogno energetico delle utenze comunali, mentre la scuola comunale è ad alta efficienza energetica. Un impianto solare termico produce acqua calda per la palestra e l'asilo nido, i lampioni sono alimentati a Led. Il piccolo Comune marchigiano, insomma, è la dimostrazione pratica della possibilità di mettere in atto quella stessa decrescita della quale Serge Latouche ha introdotto i principi fondamentali durante un intervento nel corso di Borgofuturo.
Interessante che a ricordarcelo sia proprio un Comune dalle esigue dimensioni: proprio a Ripe San Ginesio è facile intuire come la sostenibilità sia possibile soltanto grazie ad una riscoperta del valore della dimensione sociale. E' qui che il festival Borgofuturo ha richiamato oltre 5000 partecipanti, ed è qui che gli spazi inutilizzati del centro storico sono stati trasformati per ospitare quotidianamente coworker, artisti e giovani imprese.
Ripe San Ginesio ci insegna, insomma, che i luoghi di aggregazione e di cultura possono nascere davvero ovunque: anche in una ex cava, trasformata in un anfiteatro che ha registrato il tutto esaurito durante Borgofuturo per l'intervento di Alessandro Bergonzoni. Un borgo futuro e sostenibile, insomma, è già presente a Ripe San Ginesio: alle amministrazioni e ai cittadini, ora, il compito di diffondere il buon esempio.
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