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L'esposizione universale di Milano punta ad essere un evento 100% sostenibile, parole d'ordine: riciclo, riuso e compostabilità. Diminuire l'impatto per nutrire il pianeta.
Dati tratti dal "Rapporto di sostenibilità di Expo" delineano una stima complessiva di quella che sarà la produzione di rifiuti all'interno dell'esposizione universale di Milano. Circa 17.000 le tonnellate totali di rifiuti prodotti (con picchi stimati di oltre 132 tonnellate al giorno). Expo si è coerentemente impegnata da subito a garantire un alto target per la raccolta differenziata: 100% della frazione organica e 70% delle rimanenti.
Per essere fedele alle linee guida stabilite dalla Carta dei valori di Expo in materia, e con l'aiuto del progetto Bio4Expo, sono state attuate diverse pratiche tra le quali il recupero dei pasti e la redistribuzione gratuita ad un'associazione no profit, il collegamento di oltre 400 isole ecologiche internamente al sito espositivo e l'installazione di erogatori per l'acqua naturale o mineralizzata.
Inoltre si è rivelato fondamentale, già dai primi giorni di apertura di Expo 2015, l'utilizzo di stoviglie monouso realizzate unicamente in materiali biodegradabili e compostabili conformi alla norma EN 13432. Introdotta dal Comitato europeo di normazione nel 2002, la EN 13432 propone una definizione chiara per "compostabile" e "biodegradabile". Un materiale per avere queste caratteristiche deve avere degradabilità pari almeno al 90% entro sei mesi in presenza di un ambiente ricco di anidride carbonica, se messo a contatto con materiali organici per tre mesi deve essere costituito per almeno il 90% di frazioni inferiori ai 2 mm, non deve avere effetti negativi sul processo di compostaggio, bassa concentrazione di metalli pesanti e concentrazioni di solidi volatili, azoto, fosforo, magnesio e potassio devono rimanere al di sotto dei limiti stabiliti.
Significativa l'esperienza di inaugurazione dei ristoranti Eataly ad Expo2015, il 1 maggio oltre diecimila visitatori hanno degustato le venti specialità regionali offerte dai ristoranti. Le stoviglie utilizzate, prodotte da Novamont e integralmente realizzate in Mater-Bi®, hanno un contenuto di materia prima rinnovabile che arriva all'80%, compostabilità conforme allo standard internazionale EN13432, assenza di odore, eccellenti caratteristiche meccaniche e termo-resistenza che in alcuni casi arriva fino a 110°.
Conformemente alle regole dell'evento, le stoviglie con cui sono serviti i pasti nei ristoranti Eataly ad Expo possono essere raccolte con i rifiuti di cucina e avviate al compostaggio riducendo la produzione di rifiuti indifferenziati e dell'emissione di gas a effetto serra.
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