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Legambiente e Green Building Council Italia hanno proposto al Ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio alcune soluzioni per la riqualificazione energetica degli spazi urbani.
Nel corso dell'ultima edizione di Solarexpo - The innovation Cloud, la mostra internazionale che ha avuto luogo a Milano dall' 8 al 10 aprile scorso, Legambiente e Green Building Council Italia hanno tenuto un convegno dal titolo "La deep renovation in Italia: proposte per la riqualificazione energetica di edifici e quartieri".
Il vice presidente di Legambiente Edoardo Zanchini, e il presidente di Green building Council Italia, Gianni Silvestrini, hanno scelto di rivolgersi direttamente al nuovo Ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio, avanzando dei suggerimenti che riguardano direttamente le costruzioni e i quartieri delle città italiane.
Nello specifico, durante il convegno, i rappresentanti di Legambiente e di Green building Council Italia si sono soffermati su tre proposte chiave:
1. La semplificazione delle procedure e degli interventi di retrofit energetico e di adeguamento antisismico: l'Italia, così come fanno già gli altri Paesi europei, dovrebbe mettere in atto alcune soluzioni volte al miglioramento degli spazi privati e comuni all'interno degli edifici. Basterebbe, ad esempio, realizzare terrazzi con obiettivi di schermatura solare, verificare che gli ascensori e le scale siano a norma di Legge e che gli edifici siano a norma dal punto di vista antisismico, o creare tetti verdi e spazi comuni impermeabili.
2. L'attuazione di procedure e interventi pubblici di riqualificazione energetica degli edifici, oggi bloccati in Italia dal patto di stabilità. Occorrerebbe limitare i consumi e gli sprechi di energia, ottenendo una riduzione media del cinquanta per cento nei consumi delle abitazioni, certificata dal salto di classe energetica.
3. L'implementazione del fotovoltaico nei condomini come soluzione per il risparmio energetico: ciò consentirebbe di far ripartire gli investimenti di solarizzazione dei tetti e di tagliare i costi delle bollette delle famiglie.
Attualmente, purtroppo, queste tre proposte non possono essere messe in atto in Italia a causa della normativa vigente, come spiegano il dott. Zanchini e il dott. Silvestrini.
"In Italia questo tipo di interventi è bloccato dalla complessità delle procedure, inoltre gli incentivi non funzionano e i Comuni sono vincolati dal patto di stabilità. Nonostante questo, almeno 20 milioni di cittadini vivono in edifici condominiali dove la riqualificazione edilizia finora è andata avanti attraverso interventi nelle singole abitazioni. Sono rarissimi gli interventi di riqualificazione e retrofit come in altri Paesi europei", sottolinea il vice presidente di Legambiente.
Il dott. Silvestrini ha poi aggiunto: "Il cambio di approccio che proponiamo passa per politiche di incentivo che devono essere sempre vincolate a una riduzione certificata dei consumi energetici (in termini di salto di Classe energetica) e nel tenere assieme questi obiettivi con quelli di messa in sicurezza antisismica. Regole chiare, controlli indipendenti, sanzioni sono la strada che le direttive europee hanno tracciato e che permette anche di rendere più semplice il finanziamento degli interventi da parte di Cassa Depositi e Prestiti e attraverso il fondo per l'efficienza energetica previsto dal DL 102/2014".
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