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Nel nostro Paese si discute molto su come arrivare ad un sistema energetico veramente efficiente e sostenibile. Ne abbiamo discusso con Giovanni Claudio Picech di Siemens Italia, che ci ha detto la sua su energy mix, smart grid ed efficienza energetica.
47 anni, cinque lingue conosciute e doppia cittadinanza, italiana e svizzera, Picech, è un manager dal background internazionale. Si laurea in Ingegneria con specializzazione Elettrotecnica presso la University of Applied Sciences and Arts in Svizzera. Successivamente, consegue un EMBA presso l'IMD di Losanna. Da quel momento la sua carriera è all'insegna di esperienze importanti fuori dai confini italiani in aziende di primo piano come ABB e Alstom. A dicembre 2014 sbarca in Siemens per guidare una delle divisioni più promettenti della Società in Italia, Energy Management.
La nostra redazione lo ha incontrato.
Da gennaio 2015 lei è Responsabile della Divisione Energy Management di Siemens Italia. Quali sono gli asset competitivi di Siemens Italia rispetto agli altri operatori che operano nel suo stesso settore?
Partiamo inquadrando la divisione che guido. Energy Management - una delle nove divisioni di Siemens Italia - è in grado di coprire l'intera catena del valore dalla trasmissione, alla bassa tensione includendo la distribuzione e automazione di energia elettrica fino alle soluzioni per le smart grids. La nostra divisione include anche la Business Unit strategica per il rifornimento delle eCars. Tutto questo è il nostro valore aggiunto sul mercato energetico. Questo asset non solo permette ai nostri clienti di sentirsi a casa loro ma consente a noi di ottimizzare l'intera catena per essere competitivi sul mercato, dando al contempo un significativo supporto alla Strategia Elettrica Nazionale. La nuova organizzazione, a regime dal 1° ottobre 2014, ha rappresentato il primo tassello del nuovo programma strategico che guarda al 2020. Abbiamo ora un nuovo set up basato sul go-to-market supportato da capacità esecutive su tutta la catena energetica. Ciò vuol dire un'organizzazione che è un punto di forza, oggi e in futuro, perché orientata ai mercati dove operano i nostri clienti. Insomma ci siamo guadagnati un vantaggio importante anche in termini temporali. Sempre parlando di asset distintivi e tornando alla nostra offerta, vale la pena sottolineare che la gamma di soluzioni, prodotti, e sistemi che abbiamo in portafoglio è molto ampia, spaziando dall'alta alla media fino alla bassa tensione. Significa che per tutte le tipologie di impianto elettrico i nostri clienti sanno di trovare in noi un unico interlocutore. Questa è la nostra forza.
Quali sono secondo lei le principali tendenze attuali nel mercato energetico?
Originariamente, esisteva un percorso chiaro e semplice che collegava la centrale elettrica al consumatore. Oggi, la rete si è evoluta in un sistema multi-stratificato e complesso costituito da una miriade di grandi e piccole centrali elettriche. Molti consumatori, infatti, sono diventati loro stessi anche produttori. Basta pensare alla moltitudine di piccoli sistemi fotovoltaici che si possono osservare sui tetti delle case. La catena di conversione energetica si è, al contempo, evoluta in una power matrix. La matrice ha varie dimensioni e livelli e diventa, con il passare dei giorni, sempre più complessa. A questo bisogna aggiungere che ogni Paese si trova ad affrontare sfide diverse a seconda del proprio sistema di approvvigionamento energetico.
In Italia, l'unica risposta possibile, su cui convergono molti osservatori, è il mix delle fonti di energia e il focus sull'efficienza energetica. E' chiaro che in uno scenario così complesso, la transizione verso un sistema energetico efficiente e sostenibile è possibile solo con un focus su storage e smart grid, con la flessibilità e la capacità di adattarsi alle veloci dinamiche di mercato. Per questo motivo le soluzioni più spesso richieste dal mercato saranno sempre di più olistiche per coprire una complessa matrice energetica in evoluzione rapidissima.
Quali sono i principali progetti di Siemens in questo settore?
I progetti che stiamo portando avanti vanno in una direzione precisa. Quella di contribuire all'innovazione tecnologica del Sistema Paese, in linea con i trend specificati sopra. Abbiamo detto che ogni nazione ha esigenze specifiche in base alle priorità energetiche e della struttura attuale della rete. In particolare in Italia le tecnologie legate alle reti intelligenti si sono sviluppate in due campi: il primo è quello del contatore elettronico di energia elettrica, in cui abbiamo, come Paese, un sicuro vantaggio competitivo, il secondo è quello dell'automazione di rete, dove la parola d'ordine è flessibilità in vista dell'integrazione nel mix di generazione da fonti rinnovabili. Su entrambi i filoni, Siemens è in prima linea con tecnologie all'avanguardia e un primato di mercato indiscusso. Siamo il provider leader di soluzioni in ambito smart grid, e tele gestiamo quasi la totalità della rete di distribuzione nazionale.
E per il futuro su cosa puntate?
La vocazione di un grande gruppo internazionale è l'innovazione e la capacità di anticipare trend che cambieranno le vite di tutti. Per questo facciamo sperimentazioni e promuoviamo progetti pilota in ambiti nuovi, mai esplorati prima. E' il caso delle smart islands. La maggioranza delle isole minori italiane e del Mediterraneo non sono connesse alla rete elettrica continentale. La produzione di energia elettrica avviene mediante parchi di generazione diesel largamente sovradimensionati rispetto alla domanda di potenza invernale (e quindi usati in modo inefficiente), ciò per coprire i picchi di carico estivi, che sono tanto più marcati quanto più l'isola ha una vocazione turistica. I costi enormi di generazione sono sostenuti in piccola parte dai cittadini, la gran parte dalla collettività attraverso la Cassa Conguagli.
La trasformazione della rete elettrica isolana in Smart grid rappresenta un'opportunità di miglioramento della sostenibilità ambientale dell'isola. Stiamo guardando con interesse all'idea di porto sostenibile. In particolare faccio riferimento all'elettrificazione della banchina. Con questa soluzione le navi ferme in porto possono spegnere i motori, ricevendo energia elettrica da terra.
E poi partecipiamo a progetti di respiro europeo. Uno di questi è Flexiciency il progetto europeo coordinato da Enel Distribuzione. Si tratta di raccogliere tutti i dati rilevati dai contatori, mettendoli a disposizione, tramite una web application, dei clienti o di terzi interessati.
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