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Si chiama "Albero della Vita" il sistema di fontane, suoni e luci che sorgerà all'interno della Lake Area, sito che prende questo nome dal grande bacino d'acqua che vi sorge.
Uscirà a breve il bando sulle tecnologie sceniche dell'Albero della Vita di Expo 2015, per la cui realizzazione, secondo il Commissario Unico Giuseppe Sala, i lavori dovrebbero iniziare a febbraio 2015 e concludersi entro l'inizio dell'esposizione universale.
L'Albero della Vita, che sarà il simbolo del Padiglione Italia, sorgerà all'interno della Lake Area, uno spazio di circa 90-100 metri di ampiezza, delimitato da una piazza di 28.000 metri quadrati, che presenta un centinaio di alberi disposti su tre file circolari.
Al centro della Lake Area sorgerà un bacino d'acqua circondato da gradinate sulle quali potranno sedersi più di 3.000 visitatori.
A sua volta, al centro del bacino, profondo circa 70 cm e nel quale confluirà l'acqua grazie al canale Villoresi (lungo circa quattro chilometri e mezzo e largo circa quattro metri e mezzo), sorgerà l'Albero della Vita.
L'Albero della Vita sarà una struttura di acciaio e legno, alta 35 metri e con una chioma di 45 metri di diametro, ispirata al disegno di Michelangelo per la piazza del Campidoglio, e nasce da un'idea di Marco Balich, direttore artistico del Padiglione Italia.
Presso la Lake Area, durante i sei mesi dell'Expo, si potrà assistere a spettacoli pirotecnici, giochi d'acqua e luce, particolari installazioni temporanee, e manifestazioni artistiche su piattaforme galleggianti.
L'Albero non poteva non sorgere dall'acqua, elemento simbolo della vita, e si inserisce perfettamente nel programma di Expo 2015, il cui claim è "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita".
I lavori per la realizzazione della Lake Area fanno parte del progetto "Le Vie d'Acqua", che ha l'obiettivo di effettuare interventi di manutenzione della rete idrica e di valorizzazione di alcune zone della città di Milano, come ad esempio quella dei Navigli.
La realizzazione dell'Albero della Vita avrà un costo pari a circa 8 milioni di euro, e al termine dell'Expo 2015, la struttura verrà trasferita a Brescia, città dei costruttori che hanno finanziato quasi la metà della somma totale necessaria per la costruzione.
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