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Un'inchiesta condotta da ICRT identifica Illycaffè come la più sostenibile fra le aziende produttrici di caffè a livello mondiale. Determinanti le politiche attuate negli anni in campo ambientale e sociale, in particolare il dialogo diretto con i piccoli coltivatori.
Non è un mistero: il caffè è uno dei piaceri a cui, in Italia specialmente, non si può e non si vuole rinunciare. Tuttavia, dietro quell'aroma tanto intenso e familiare, c'è un prodotto con una filiera di produzione che impatta inevitabilmente su società e ambiente, ed è dunque importante interrogarsi sulla sostenibilità dei processi che lo portano dal campo alla nostra tazza. Illycaffè si aggiudica il primato a livello mondiale per l'impegno di responsabilità socio-ambientale dimostrato nei confronti dei Paesi coltivatori di caffè, in America Latina, Africa e Asia.
Lo afferma un'inchiesta di ICRT, consorzio internazionale che raggruppa diverse associazioni di ricerca e indagine in favore dei consumatori, tra cui l'italiana Altroconsumo. Molti i fattori in gioco: le politiche sociali, economiche e ambientali messe in pratica dai principali protagonisti del mondo del caffè, capaci di concretizzarsi in trasparenza e coinvolgimento attivo del territorio.
Ma quali sono i metodi di valutazione adottati? Anche in questo caso, molti e variegati: l'analisi sulla "carta" (esame di documenti interni, report e siti internet, oltre alla compilazione di un questionario redatto ad hoc) si alterna infatti a sopralluoghi "sul campo", nelle piantagioni di caffè. "Selezionare", "formare", "riconoscere" e "costruire" sono le quattro parole chiave con cui Illy presenta il suo impegno sul sito aziendale e che ha ribadito per rispondere all'appello di ICRT: le attività di formazione rivolte ai piccoli coltivatori che hanno contribuito, negli anni, a garantire un rapporto duraturo basato sulla ricerca della qualità e il riconoscimento di un compenso profittevole hanno pesato in modo particolare sul risultato finale. Perché la sostenibilità non si improvvisa, va costruita nel tempo.
A questo proposito, la storia di Illy può contare su importanti precedenti: nel 2011 è stata la prima azienda al mondo ad ottenere la certificazione "Responsible Supply Chain Process", certificazione di sostenibilità per la catena di fornitura assegnata da DNV Business Assurance e, d'altra parte, redige regolarmente da anni un bilancio di sostenibilità declinato sulla base del rapporto fra l'identità dell'azienda e i valori sociali, ambientali ed economici che si propone di mettere in pratica.
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26 Giugno 2020Iscriviti alla nostra Newsletter!
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