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FIWARE, progetto sviluppato nell'ambito del Partenariato pubblico-privato Ue per l'Internet del Futuro, diventa una piattaforma cloud che ospiterà applicazioni open-source volte a fornire all'Europa città e servizi più smart.
80 milioni di euro a disposizione e l'orgoglio di contribuire a costruire concretamente città e servizi davvero più smart. La chiave per avervi accesso? Un'idea innovativa e le competenze necessarie a trasformarla in un'app da condividere sulla piattaforma europea FIWARE.
Il guanto di sfida arriva dall'Unione Europea, protagonista del Partenariato pubblico-privato Ue per l'internet del futuro, ideato per favorire lo spirito imprenditoriale nel vecchio continente attraverso il progetto Start-up Europe.
Ma che cos'è FIWARE e come si colloca in questo contesto? Lanciato nel 2011, è un programma che, nel corso della sua storia triennale, ha già contribuito a finanziare progetti riguardanti molteplici, fondamentali aspetti del vivere collettivo: la lotta allo spreco alimentare, una gestione intelligente dell'elettricità europea, la tutela del territorio tramite la prevenzione di dissesti idrogeologici, il miglioramento dei trasporti, il monitoraggio del ciclo dei rifiuti e dei dati ambientali nel settore pubblico sono solo alcuni esempi.
Con la nuova programmazione europea, l'iniziativa è giunta ora a una svolta che, mantenendo intatti gli obiettivo, coinvolge metodi e strumenti. Se l'intento principale rimane infatti quello di migliorare la qualità della vita delle città del futuro, le nuove parole chiave provengono dall'internet delle cose: in linea con gli obiettivi UE fissati per la fine del decennio, Fiware diventa una piattaforma cloud, pubblica, open-source e royalty-free per condividere applicazioni smart di utilità comune.
E allora ecco che, dallo scorso settembre, sviluppatori, fornitori di servizi web e imprese sono chiamati ufficialmente a farsi avanti per mettere cervelli e dita da programmatori al servizio di un'innovazione ragionata, da ospitare sulla piattaforma cloud. In cambio, riceveranno fondi, spazi e strumenti (sotto forma di API open source) per realizzare applicazioni dedicate ad ambiti settoriali specifici, tutti in cerca di salti di qualità: sanità elettronica, agroalimentare, energia, trasporti, media, società e istruzione, fabbriche e città del futuro.
Se avete già in mente una bella proposta, in corpo la voglia di provare a metterla in pratica e attorno un team di lavoro con cui dividere pesi e meriti, non vi resta che scegliere fra i 16 acceleratori FIWARE quello che più fa al caso vostro e candidarvi online.
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