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Le due associazioni hanno reso disponibile online un questionario sulla differenziazione dei rifiuti: dai dati raccolti nascerà un dossier per individuare le principali criticità locali e nazionali.
528 chili di rifiuti all'anno: è questa la quantità prodotta da ogni italiano nel corso del 2011 secondo il più recente report Ispra, pubblicato nel 2013. Si tratta di numeri in calo, rispetto agli anni precedenti, mentre registrano una sensibile crescita, anno dopo anno, le percentuali dei rifiuti prodotti che vengono correttamente destinati alla filiera del riciclo.
Tuttavia, l'Italia è ancora lontana dagli obiettivi prefissati a livello europeo per il 2020. Il loro raggiungimento si lega in gran parte alla messa in atto di politiche efficaci e all'ottimizzazione dei sistemi di raccolta e di trattamento dei rifiuti, ma non solo. La responsabilità dei singoli cittadini è evidente, dal momento che essi costituiscono il primo step della separazione dei rifiuti domestici.
Proprio a loro si rivolge il nuovo questionario realizzato da Adiconsum ed Ecodom, che è possibile compilare a questo indirizzo: scopo del test è quello di permettere, da un lato, l'autovalutazione e promuovere la riflessione dei cittadini sulle tematiche ambientali e sul tema della raccolta differenziata; dall'altro, le domande permetteranno di identificare le maggiori criticità nazionali e territoriali per mettere in atto delle strategie più efficaci in termini di comunicazione, sensibilizzazione, e gestione pratica dei rifiuti.
In particolare, le domande si concentrano sulla problematica dei Raee, rispetto alla quale l'Italia ha ancora molti passi da compiere: secondo i più recenti dati raccolti da Legambiente e Centro Coordinamento Raee, il 70% dei rifiuti elettrici ed elettronici, ad oggi, viene smaltito in modo illegale.
In base ai risultati dei questionari anonimi raccolti nel corso dei prossimi mesi, a fine 2014 Adiconsum ed Ecodom presenteranno un dossier che permetterà di fare il punto sul livello di conoscenza e di sensibilizzazione dei singoli cittadini rispetto a queste tematiche. I dati potranno così diventare un utile strumento per gli italiani, ma anche per le amministrazioni e gli enti locali, i quali potranno mettere in atto strategie più efficaci sulla base delle effettive criticità riscontrate.
Il questionario si rivela anche uno strumento per dare voce ai cittadini riguardo alle maggiori criticità presenti sul proprio territorio: alcune domande permettono di segnalare inadempiente o punti di inefficacia nella gestione dei rifiuti da parte degli enti locali, nonché le mancanze dal punto di vista informativo. Inoltre, l'iniziativa permette di raccogliere idee, suggerimenti e proposte concrete per una migliore gestione nazionale e territoriale da parte di tutti i partecipanti.
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