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Quale saranno gli effetti del riscaldamento globale nel 2050? La WMO ha coinvolto importanti emittenti tv per girare delle finte previsioni meteo dal futuro. Lo scopo? Sensibilizzare sul tema dell'emergenza-clima in vista del summit dell'ONU, il 23 settembre a New York.
Per il 2050 si prevede tempo instabile, caratterizzato da violenti rovesci, forti venti e inondazioni. Lo mostrano le immagini di “Weather reports from the future”, le finte- ma purtroppo verosimili- previsioni meteo dal futuro messe in onda da un gruppo di canali televisivi e web di tutto il mondo: la DBC danese, la US Weather Channel e la giapponese NHK sono solo alcune delle prestigiose emittenti sulle quali sintonizzarsi per conoscere i lungimiranti pronostici.
In verità, le trasmissioni non sono altro che i tasselli di una vasta campagna video ideata dall'Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) delle Nazioni Unite, nata allo scopo di sensibilizzare il grande pubblico sui temi del surriscaldamento globale e dei suoi effetti sui fenomeni atmosferici.
Se le emissioni di CO2 prodotte dall'umanità continueranno a crescere- avverte la WMO- la temperatura media dell'atmosfera terrestre probabilmente aumenterà di più di 4°C entro la fine del ventunesimo secolo. Ma cosa significa concretamente tutto questo? Quale sarebbe l'impatto di un aumento di temperatura di tale entità sul nostro quotidiano? Le previsioni meteo datate 2050, in cui alluvioni, siccità e uragani sono all'ordine del giorno, servono proprio a dare un'idea di quanto gli scenari possibili possano essere catastrofici.
Il lancio dell'iniziativa avviene in questi giorni non a caso. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon ha, infatti, convocato per il prossimo 23 settembre a New York un vertice che coinvolgerà i maggiori capi di stato del pianeta per affrontare la spinosa questione dell'emergenza climatica.
L'occasione ideale per elaborare una strategia realistica a partire dai più recenti dati sul tema, francamente poco confortanti. Fra gli altri, la stessa WMO ha pubblicato un report, il Greenhouse Gas Bulletin, che denuncia come il 2013 abbia fatto registrare un nuovo record negativo di emissioni, portando la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera a una media di 396 parti per milione. Il Low Carbon Economy Index 2014, pubblicato da PWC, ha invece rilevato come per il sesto anno di fila l'economia globale abbia mancato gli obiettivi di decarbonizzazione necessari a contenere il global warming entro i 2°C auspicati.
Evidenze del genere meritano l'attenzione di tutti. Convinta di ciò, l'ONU ha invitato i volti noti della televisione a diffondere e far conoscere le “previsioni dal futuro” ancor prima della presentazione ufficiale del 23 settembre, quando i maggiori esponenti di governi, finanza, impresa e società civile riceveranno un'anticipazione su schermo di quel che ci riserverà il 2050 se non si inverte la rotta.
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4 Novembre 2024Iscriviti alla nostra Newsletter!
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