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Il 13 giugno il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto che contiene disposizioni urgenti per la tutela dell’ambiente. Galletti: “Bisogna correre verso un’Italia più sicura e sostenibile sotto il profilo ambientale”.
“Tre S”: superare le emergenze, semplificare le procedure e scongiurare le infrazioni comunitarie. Sono stati sintetizzati così gli obiettivi principali del nuovo pacchetto di misure, noto come #AmbienteProtetto, approvato il 13 giugno in Consiglio dei Ministri. Le novità contenute nel decreto, che vuole rendere più efficiente l’intero sistema ambientale del nostro Paese, vanno dai temi dell’edilizia scolastica e del dissesto idrogeologico alla questione dei rifiuti fino alla risoluzione di alcune problematiche interpretative sull’applicazione dell’articolo 191 del Codice dell’Ambiente.
Efficienza energetica nelle scuole
Attraverso il fondo rotativo “Kyoto” vengono concessi finanziamenti a tasso agevolato, per un importo complessivo di oltre 300 milioni, per incrementare l’efficienza energetica degli edifici scolastici e universitari. Ai finanziamenti si applica un tasso di interesse dello 0,25%, dimezzando così il tasso previsto dalla legge per i finanziamenti del fondo Kyoto che è dello 0,50%.
Dissesto idrogeologico
Le procedure contro il dissesto idrogeologico saranno più veloci e semplici: l’autorizzazione dei progetti rilasciata dal Presidente della Regione sostituisce tutti i visti, i pareri, le autorizzazione, i nulla osta ed ogni altro provvedimento necessario all’esecuzione degli interventi di messa in sicurezza del territorio.
Gestione Rifiuti
Il decreto risolve talune problematiche interpretative sull’applicazione dell’articolo 191 del codice dell’ambiente in merito ai poteri degli Enti locali nella gestione di situazioni di crisi in tema di rifiuti: la requisizione in uso degli impianti da parte degli Enti locali può avvenire anche per un potenziale rischio per la tutela.
Terra dei fuochi
In Campania sarà possibile estendere controlli ai terreni agricoli che non sono stati oggetto di indagine in quanto coperti da segreto giudiziario ovvero oggetto di sversamenti resi noti successivamente alla chiusura delle indagini.
Idrocarburi
“Chi inquina paga”: in caso di danni all’ambiente marino derivante da incidenti su navi che trasportano idrocarburi, la responsabilità solidale ricade anche sul proprietario del carico che per dolo o colpa grave ha scelto di utilizzare navi non rispettose degli standard richiesti.
Bonifiche
Per superare le difficoltà che oggi frenano gli interventi necessari alla salvaguardia ambientale dei territori e il rilancio economico ed occupazionale, il decreto prevede una procedura semplificata. In particolare, per i soggetti che garantiscono di poter ridurre il livello di “concentrazione soglia di contaminazione”, è previsto un procedimento di approvazione veloce (fermo restando il controllo delle Arpa sui dati tecnici).
Specie a rischio
Venendo incontro alle sollecitazioni giunte dall’unione Europea, verranno attuati piani d’azione sulla conservazione di specie a rischio e la tutela della biodiversità
Infine, il decreto #ambienteprotetto prevede numerosi provvedimenti per la riduzione delle procedure di infrazione comunitaria in materia ambientale e ulteriori norme relative alla sostituzione dei sistemi antincendio, al rilevamento dei livelli di esposizione alle emissioni elettromagnetiche e alla semplificazione ulteriore del sistema di tracciabilità dei rifiuti (SISTRI).
“Con questo pacchetto di misure – ha spiegato il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – vogliamo rendere più efficiente l’intero sistema ambientale su cui è fondamentale investire per il rilancio del Paese. Lo facciamo con norme che servono a fermare gli scempi compiuti sul territorio nazionale alle spalle dei cittadini e con misure immediatamente operative per difendere il nostro ecosistema, risparmiare soldi e velocizzare le procedure senza recedere di un millimetro sulla tutela dell’Ambiente”.
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