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E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che introduce importanti novità sulla filiera della raccolta e del recupero dei rifiuti elettrici ed elettronici, con l'ampliamento della categoria e l'indicazione di target da raggiungere entro il 2019.
L'Italia sarà tra i primi Paesi dell'Ue a recepire la nuova direttiva sui RAEE, grazie all'entrata in vigore del nuovo Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed effettivo a partire dal 12 aprile, per il trattamento del riciclo dei rifiuti elettrici ed elettronici. La normativa introduce importanti novità per rendere più efficace e sostenibile l'intera filiera e per contrastare il mercato illegale, nel quale attualmente confluisce il 70% degli scarti.
Le principali novità riguardano il Centro di Coordinamento e le vendite a distanza, con l'obiettivo di rafforzare i controlli e facilitare la raccolta dei RAEE. Al Centro di Coordinamento, in particolare, viene affidato il compito di gestire un elenco al quale si dovranno iscrivere tutti gli impianti di trattamento dei rifiuti di settore. La struttura avrà due referenti di nomina ministeriale, al fine di consolidare la collaborazione con gli organismi di controllo. Le disposizioni relative alla vendita a distanza sono volte a favorire la corretta destinazione dei rifiuti da parte dei privati: nel rispetto delle disposizioni europee che prevedono il ritiro gratuiti, anche i venditori online dovranno mettere a disposizione dei clienti dei punti di raccolta gratuiti per il ritiro delle apparecchiature da smaltire.
A questo proposito, il decreto introduce in via definitiva il ritiro uno a zero, ovvero l'obbligo di ritiro dei RAEE di piccole dimensioni senza necessità di acquisto. La disposizione interessa tutti i RAEE inferiori ai 25 cm e i punti vendita con superficie pari o superiore a 400 mq. La normativa fissa anche dei precisi obiettivi futuri per quanto riguarda la raccolta e il riciclaggio dei RAEE: entro il 2019, il target di raccolta deve crescere fino all'85% del totale dei rifiuti elettrici ed elettronici generati dai privati, o il 65% degli apparecchi immessi sul mercato. Un obiettivo ambizioso, se si considera che, ad oggi, nella raccolta dei RAEE confluisce soltanto un terzo della quota prevista per il 2019.
In linea con quanto stabilito dall'Unione Europea, il decreto definisce criteri più incisivi per la gestione della spedizione internazionale dei rifiuti ed introduce misure volte al riutilizzo dei prodotti nella fase che precede il riciclo: i dettagli, però, verranno determinati tramite un ulteriore decreto ad hoc. Infine, le nuove disposizioni cambiano sensibilmente il concetto stesso di RAEE includendo nella categoria tutti gli elettrodomestici finora esclusi, a partire dall'agosto 2018, e i pannelli fotovoltaici, ad azione immediata.
Qui il testo completo del decreto.
Di Martina Pugno
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