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Alcune aziende produttrici di caffè, come la Nestlè, la Illy, la Mokador e Caffè Vergnano, hanno messo in atto dei programmi di sostenibilità e delle iniziative di riciclo, attraverso le loro linee di caffè in capsule e cialde, vediamole.
Nel 2012 i risultati di raccolta dei rifiuti di imballaggio in alluminio sono cresciuti del 10% rispetto al 2011 e del 30% rispetto al 2010, con un sostenuto incremento dei rifiuti di imballaggi costituiti da tappi e capsule (+30%), che hanno raggiunto le 2.365 ton.
Nel caso, ad esempio, delle capsule in alluminio per caffè, nel 2012, 170.000 kg di capsule usate, pari a circa 17 milioni di pezzi, sono state raccolte e avviate a riciclo. Per il 2013 l'obiettivo è quello di un incremento di almeno il 50% delle quantità gestite nell’anno precedente.
Nel triennio 2013-2015 si prevede un lieve incremento dell’immesso al consumo d’imballaggi in alluminio che passa dalle 70.000 ton del 2013 alle 71.000 del 2015.
Il colosso Nestlé, attraverso la sua linea di caffè in capsule di alluminio, la Nespresso, fa una scelta sostenibile mediante due green programs: Nespresso AAA Sustainable Quality Program ed Ecolaboration.Questo programma esiste da ben 10 anni e mira a produrre caffè sostenibile attraverso metodi che rispettano l’ambiente e tutelano i coltivatori. Il programma è stato certificato da Rainforest Alliance, un’organizzazione no profit dedicata alla conservazione delle foreste tropicali e che certifica altre multinazionali come Chiquita, Mc Donald’s, Unilever, Kraft e Mars.
Nel 2009 è stato lanciato in Italia l’altro programma sostenibile firmato Nestlè, l’Ecolaboration, che prevede di abbattere l'impronta di carbonio di ogni tazzina del 20%, e di raccogliere il 75% delle sue capsule in alluminio nei punti di riciclo presenti nei punti vendita Nespresso: le zone di re-cycling. Qui l'alluminio delle capsule esauste viene pulito e recuperato, e il caffè residuo viene utilizzato come concime per coltivare riso. La Nestlè stima di produrre 3,6 kg di riso e di distribuirne 60.000 porzioni ai poveri del Terzo Mondo.
La Illy, invece, produce caffè in capsule di plastica, e si è mossa nell’ambito del riciclo di quest’ultime promuovendo, ad esempio nell’Illyteca di Trieste, il riciclo delle capsule usate e i contenitori di lattaricevendo in cambio buoni sconto sull'acquisto di altri prodotti Illy: mediante un apposito macchinario, i materiali vengono differenziati e ridotti di volume, e successivamente si procede alla separazione della polvere di caffè dalla plastica della capsula.
Mokador è un’azienda produttrice di caffè con sede a Faenza, che ha realizzato le sue cialde nel massimo rispetto dell’ambiente: realizzate in carta filtro, ecologica e biodegradabile, e perfettamente riciclabili. In più, la tutela dell’ambiente è ulteriormente garantita grazie ad un eco-kit studiato appositamente per i consumatori da Mokador con bicchierini di carta, palettine in legno e la totale assenza di materiali plastici.
Infine, la più antica azienda italiana di caffè, ha lanciato il programma Caffè Vergnano per l’Ambiente, insieme ad una linea cialde a basso impatto ambientale con astucci in carta riciclata e riciclabile e incarto senza alluminio. Le cialde sono riciclabili e vanno buttate direttamente nell’organico. Anche la produzione è all’insegna dell’ambiente: l’azienda ha ottenuto, infatti, la certificazione ISO 14001 e si sta dotando delle procedure per una produzione ecologica, dalla riduzione degli scarti e delle emissioni di CO2 alla gestione specifica dei rifiuti.
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