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La giuria della prima edizione del Premio sulla prevenzione dei rifiuti, promosso da Federambiente e Legambiente, ha selezionato 7 vincitori tra le 77 iniziative presentate.
Regioni, Province, Comuni, imprese d’igiene urbana, istituti scolastici e associazioni di vario tipo, hanno presentato le proprie buone pratiche di prevenzione della produzione di rifiuti, in occasione del Premio organizzato da Federambiente e Legambiente e patrocinato dal ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Tra le 77 iniziative che sono state presentate da 51 entità, sono state 7 quelle premiate dalla giuria del concorso. Tra queste, ce ne sono alcune molto originali: incentivi all’uso dei pannolini lavabili al posto di quelli usa-e-getta; spazi in cui i singoli possono vendere o scambiare gli oggetti che non usano più invece di buttarli via; installazione in uffici e comunità di distributori d’acqua di rubinetto al posto di quella in bottiglie; recupero dei pasti non consumati in mense scolastiche e aziendali, così come degli alimentari prossimi alla scadenza nei supermercati, da distribuire nelle strutture di solidarietà come le mense della Caritas; lavastoviglie mobili a noleggio e piatti “veri” in occasione di eventi, sagre e feste.
In occasione della consegna dei premi, il presidente di Federambiente, Daniele Fortini, ha affermato: «Questa è la frontiera sulla quale attestare le buone pratiche ambientali per gestire modernamente il ciclo dei rifiuti. Dobbiamo assolutamente ridurre gli sprechi, sostituire materie riciclate a quelle vergini, utilizzare biomateriali ed ecodesign perché la prevenzione, la riduzione dei rifiuti, non è rinuncia o privazione, ma semplicemente evoluzione in senso ecologico del sistema produttivo. Contrastare le deviazioni dannose del consumismo è sicuramente giusto».
Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, ha aggiunto: «L’importanza del tema della prevenzione nel ciclo dei rifiuti è un concetto condiviso sostanzialmente da tutti, ma è pure un’azione che non è stata mai praticata. Questo perché sono mancate politiche nazionali concrete, mentre esistono esperienze locali virtuose, come quelle che premiamo qui oggi. Su questo fronte l’Italia cambierà regime solo con l’adozione del “chi inquina paga”. Primo banco di prova per il governo sarà il decreto che stabilirà come dovrà essere la nuova tariffa sui rifiuti che dovrà sostituire la Tares».
La riflessione maturata nel corso della cerimonia di premiazione si inserisce perfettamente nel percorso di attuazione del Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti previsto dalla normativa comunitaria.
Di seguito i 7 vincitori del primo Premio sulla prevenzione dei rifiuti, ripartiti per categorie.
Categoria pubbliche amministrazioni
- Regione Marche
- Provincia autonoma di Bolzano
- Comune di Forlì
Categoria Imprese di igiene urbana
- Hera S.p.a.
Categoria Imprese
- Mercatino S.r.l.
Categoria Terzo settore/Associazioni
- Cauto Cooperativa ONLUS
Categoria Istituti scolastici
- Istituto comprensivo Scarperia San Piero a Sieve
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