Lo scorso 5 dicembre a Roma è stato presentato il Rapporto “L’Italia del Riciclo 2013” dove sono state trattate le tematiche dell’End of Waste come strumento di promozione dei materiali provenienti dal riciclo, e analizzate tutte le filiere dei rifiuti utilizzati in Italia.
Di seguito i risultati filiera per filiera:
Carta e cartone: nel 2012 gli imballaggi immessi al consumo si sono ridotti del 4% rispetto al 2011 e sono risultati pari a 4,2 Mton: la quota avviata al riciclo è 3,6 Mton, pari all’84% dell’immesso al consumo. L’export è stato superiore all’import di circa 1,3 Mton, e in aumento rispetto allo scorso anno dell’11%.
Vetro: nel 2012 gli imballaggi in vetro hanno registrato un decremento dell’immesso al consumo, pari al 2,4%, corrispondente a 2,2 Mton. Gli imballaggi in vetro avviati al riciclo sono rimasti costanti dal punto di vista delle quantità (1,57 Mton), ma è cresciuta la percentuale di avvio al riciclo rispetto all’immesso al consumo, che ha raggiunto nel 2012 il 71%.
Plastica: la filiera della plastica nel 2012 è stata influenzata dallo scenario economico negativo, registrando un deciso calo della domanda complessiva di materie plastiche e di imballaggi. L’immesso al consumo di imballaggi di plastica è stato di 2 Mton, in flessione rispetto all’anno precedente del 1,1%. Nel 2012 si sono raccolte 693.000 ton, con un incremento pari a 5,5% circa rispetto al 2011. La quantità degli imballaggi avviati al riciclo è stata pari a 754.000 ton nel 2012, pari al 37% dell’immesso al consumo, in aumento del 2% rispetto all’anno precedente.
Legno: la filiera del legno nel 2012 presenta un immesso al consumo di 2,3 Mton d’imballaggi con una riduzione di un punto percentuale rispetto all’anno precedente. Si registra nel 2012 una diminuzione significativa della raccolta differenziata di rifiuti legnosi, scesa da 506.000 ton a 480.000 ton. Anche la raccolta d’imballaggi legnosi è scesa da 123.000 a 105.000 ton, con un calo del 14% rispetto all’anno precedente.
Alluminio: l’immesso al consumo d’imballaggi in alluminio è stabile nel 2012 e pari a 68.500 ton, così come il riciclo, che raggiunge le 40.700 ton, corrispondente al 59% dell’immesso al consumo. Nel 2012 i risultati di raccolta dei rifiuti di imballaggio in alluminio sono cresciuti del 10% rispetto alle prestazioni del 2011 e addirittura di circa il 30% rispetto al 2010. Significativo è anche il miglioramento qualitativo della raccolta, con un dato medio di frazione estranea di circa il 3%.
Acciaio: Nel 2012 la produzione nazionale di acciaio grezzo è diminuita del 5% rispetto al 2011, da 28,7 a 27,3 Mton. L’immesso al consumo d’imballaggi in acciaio nel 2012 è sceso a 440.000 ton con una riduzione del 9%. La raccolta degli imballaggi in acciaio nel 2012 è leggermente calata rispetto ai quantitativi del 2011 attestandosi a 374.000 ton e, per la prima volta, le quantità raccolte da superficie pubblica sono maggiori di quelle raccolte da superficie privata (50,3%), segno questo ulteriore della crisi del settore industriale.
Pneumatici: Con il DM 11 Aprile 2011 n. 82 sono state definite le modalità gestionali e operative che dovrebbero portare entro il 2013 al recupero del 100% degli pneumatici immessi nel mercato del ricambio. Questi primi mesi di attività a regime hanno prodotto risultati positivi grazie al notevole coinvolgimento e all’impegno di tutti i portatori di interesse e allo sviluppo di forti sinergie tra tutti i soggetti della filiera. La produzione degli pneumatici fuori uso nel 2012 è stata di circa 314.000 ton, la loro gestione è stata così ripartita: il 57% è stata destinata al recupero energetico e il 43% al riciclo con recupero di materia. La metà del recupero energetico degli pneumatici fuori uso è effettuata nei cementifici esteri, esportando, quindi, una notevole quantità di questi rifiuti.
Apparecchiature elettriche: le quantità di apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato italiano nel 2012 sono state, in peso, pari a 746.000 ton, con un calo del 12% rispetto all’anno precedente. Nel 2012 sono state raccolte complessivamente 238.000 ton di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), con un calo del 9% rispetto al 2011. Nonostante questa flessione, si è comunque confermato il raggiungimento dell’obiettivo europeo dei 4 kg/ab. La percentuale di rifiuti RAEE raccolti rispetto all’immesso al consumo è stata del 32%.
Oli lubrificanti: Gli oli lubrificanti immessi al consumo nel 2012 sono diminuiti a 395.000 ton, rispetto alle 431.000 ton del 2011 e, quindi, anche l’olio usato raccolto e avviato al riciclo è sceso da 189.000 ton a 177.000 ton, arrivando al 45% dell’immesso al consumo. Per gli oli e grassi animali e vegetali invece si dispone solo del dato, comunque significativo, della quantità raccolta e avviata al riciclo, che è cresciuta da 47.000 ton nel 2011 a 48.000 ton nel 2012.
Frazione organica: la raccolta differenziata dell’umido e del verde nei rifiuti urbani è arrivata a 4,5 Mton nel 2011, con una crescita del 13% rispetto al 2010, un dato quindi in crescita.
Pile e accumulatori: rispetto al 2011 si registra una riduzione dell’immesso al consumo dello 0,3% per le pile portatili, dell’1,2% per gli accumulatori industriali, mentre per gli accumulatori per veicoli si registra un incremento dello 0,2%. Nel 2012 sono state raccolte 8.000 ton di pile e accumulatori portatili e 187.000 ton di accumulatori industriali.
Rifiuti inerti: per i rifiuti inerti da costruzione e demolizione si dispone dei dati ISPRA, che stima una produzione di tali rifiuti nel 2010 pari a 57,4 Mton, con una stima di riciclo pari a 37,6 Mton, pari a un tasso di recupero del 65%.
Rifiuti tessili: la raccolta differenziata di rifiuti tessili è in costante aumento e ha raggiunto nel 2011 96.700 ton, con un incremento del 20% rispetto al 2010. Nel 2012 ISPRA stima un ulteriore aumento della RD, per circa 99.900 ton. Anche l’andamento della raccolta differenziata pro-capite è in aumento in Italia, arrivando nel 2012 a una media nazionale di 1,63 kg/ab. L’Italia, sulla base degli ultimi dati disponibili, del 2011, è al primo posto, a livello europeo, per il reimpiego dei materiali ottenuti dalla demolizione dei veicoli a fine vita.
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