Il 2013 sarà un anno record per le emissioni di CO2
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Il 2013 sarà un anno record per le emissioni di CO2

Secondo il rapporto del Global Carbon Project, le emissioni globali di anidride carbonica da combustibili fossili aumenteranno del 2,1% entro la fine 2013, raggiungendo il livello record di 36 miliardi di tonnellate. La causa principale: l'incremento del consumo di carbone nel mondo.

Lo studio - realizzato da un team di circa cinquantina di studiosi - rivela che i maggiori contribuenti alle emissioni di combustibili fossili nel 2012 sono stati la Cina (27%), gli Stati Uniti (14%), l'Unione europea (10%0) e India (6%). Nonostante i numeri allarmanti, l'incremento delle emissioni di CO2 è in linea con i dati degli scorsi anni ed anzi rappresenta una piccola frenata rispetto alla crescita media del 2,7% registrata negli ultimi dieci anni. La causa è probabilmente da ricondurre al rallentamento della produzione industriale in Cina, che come abbiamo visto è il primo paese nella lista dei più inquinanti.

Alla fine del 2013 l'emissione annua di inquinanti raggiungerà i 36 miliardi di tonnellate di CO2, valore che segna un incremento del 61% rispetto ai livelli del 1990, anno di riferimento per le riduzioni fissate dal Protocollo di Kyoto.

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La prima causa dell'incremento delle emissioni a livello mondiale è senz'altro il maggiore utilizzo del carbone per la produzione di energia e calore. Questa fonte fossile contribuisce per il 43% al totale delle emissioni, seguita nella classifica dal petrolio (33%) e dal gas (18%). La produzione di cemento influisce del 5,3% nel totale delle emissione, mentre la deforestazione e altri cambiamenti di uso del suolo aggiungono un altro 8% al totale delle emissioni da combustione di combustibili fossili.

Andando a vedere più nel dettaglio i trend a livello regionale, si nota immediatamente che la crescita di emissioni è stata più sostenuta nei paesi di più recente sviluppo (e dove il PIL continua a crescere): la Cina ha segnato una crescita delle emissioni di CO2 del 5,9% mentre l'India registra addirittura un +7,7% rispetto ai dodici mesi precedenti. Diminuiscono invece le emissioni negli Stati Uniti (-3,7%) e in Europa (-1,8), a causa principalmente della stagnazione economica e in misura minore dell'introduzione di specifiche misure anti-inquinamento. Gli USA mantengono comunque il primato per quanto riguarda le emissioni pro-capite: 16 tonnellate di CO2 a persona contro le 7 tonnellate della Cina e le 1,8 tonnellate dell'India.

La pubblicazione dello studio è stata accompagnata dalla presentazione del Global Carbon Atlas, una nuova piattaforma online che consente di visualizzare in maniera chiara e dettagliata tutte le ultime statistiche relative alle emissioni di carbonio a livello mondiale. In questo modo, è possibile conoscere nel dettaglio quali sono i paesi maggiormente inquinanti e quelli che al contrario si stanno impegnano di più nella realizzazione di servivi a tutela dell'ambiente.

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