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Cittadini europei sempre più attenti all’ambiente durante i loro acquisti.
Questo è quanto emerge dalla "Classifica 2013 sui consumatori", pubblicata il 23 luglio dalla Commissione: quattro persone su dieci, pari ad una media Ue del 41% (contro il 29% del 2011), affermano di aver scelto beni e servizi sulla base del loro impatto ambientale nel corso del 2012.
L’Italia, con una percentuale del 43%, si posiziona al di sopra della media, anche se in testa alla classifica, con un 56%, troviamo la Grecia, seguita da Svezia (53%) e Austria (50%), mentre tra i paesi con una minore coscienza ecologista figurano Spagna (32%), Lituania (28%) ed Estonia (25%).
Dato interessante è la correlazione che sembrerebbe esserci tra acquisti eco-responsabili e grado di istruzione: secondo quanto rivela la ‘Classifica 2013 sui consumatori’, solo il 30% delle persone che hanno lasciato la scuola prima dei 15 anni si rivela influenzato dall’impatto ambientale dei propri acquisti, percentuale che sale al 37% nel caso di un’educazione media e al 48% tra le persone con un’educazione superiore.
Inoltre sei su dieci consumatori responsabili utilizzano le etichette dei prodotti per valutare il loro impatto sull'ambiente, mentre gli annunci pubblicitari e le offerte giocano un ruolo relativamente più basso (35,7% dei consumatori).
Un risultato, questo, davvero soddisfacente anche se alcuni hanno sollevato delle obiezioni: i dati si basano infatti su un'autovalutazione del campione di intervistati.
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