Ecoforum: economia circolare e il ruolo dell’Italia
Si è svolta a Roma, dal 4 al 5 luglio, la decima edizione dell’Ecoforum organizzato da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club.
Si è svolta a Roma, dal 4 al 5 luglio, la decima edizione dell’Ecoforum organizzato da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club.
In vista dei recenti negoziati Onu a Parigi per l'approvazione di un trattato globale sulla plastica, sono stati pubblicati molti studi sul tema. Da alcuni di questi emerge una verità allarmante, che rende necessaria una revisione della strategia globale: il riciclaggio della plastica, anziché essere una soluzione, aggrava il problema dell'inquinamento.
Secondo il Rapporto del Programma ambientale delle Nazioni Unite, l’inquinamento da plastica potrebbe essere ridotto dell’80% entro il 2040.
Dal mondo dell’automotive al design e alla moda, i pfu rappresentano una frontiera molto interessante di riciclo e riuso per assicurare che il fine vita di prodotti altamente inquinanti si trasformi in oggetti capaci di coniugare utilità ed estetica.
Ripensare la direttiva dei rifiuti per ottenere un'economia circolare
Come bucce di agrumi, gusci di frutta secca e scarti di lavorazione dell’uva potranno rivoluzionare il mondo della produzione tessile e alleggerire l’ambiente. I nuovi progetti e le aziende che orientano il loro business alla produzione di tessuti, riducendo i rifiuti.
Il riconoscimento, giunto alla sua XVI edizione, è rivolto a individui e imprese che si sono distinti per l’impegno nella salvaguardia dell’ambiente e delle comunità.
Valorizzazione del know how di Iren e di PoliTo sul tema della transizione energetico, per lo sviluppo e la diffusione di soluzioni innovative: questo l’obiettivo dell’accordo appena siglato dall’ateneo piemontese e dalla multiutility.
Uno studio dello Stockholm Environment Institute indica alcune buone pratiche con cui le amministrazioni locali possono accelerare verso un’economica circolare. Le azioni applicate nei contesti urbani saranno sempre più determinanti per raggiungere obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
Dall’industria tessile all’oceano: viaggio attraverso la filiera tossica delle fibre sintetiche che continuano a essere disperse nei corsi d’acqua, rappresentando un grande pericolo per la salute umana e per l’ambiente.
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