Smart Caps nelle scuole: tappi di plastica per depurare le acque
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Smart Caps nelle scuole: tappi di plastica per depurare le acque

Educazione ambientale e innovazione sostenibile: grazie alla partnership tra ECO-SISTEMI e For-Mare, sono stati avviati nelle scuole dei seminari sul ciclo dell'acqua. Le stesse scuole sono coinvolte nella raccolta di tappi di plastica, riutilizzabili in un nuovo sistema di depurazione delle acque reflue.

Un uso intelligente dell'acqua, che tenga conto del rispetto che si deve a un bene tanto prezioso. E' questo l'obiettivo primario del progetto "SmartCaps: tappi e depurazione delle acque, una risorsa per l'ambiente e la cultura nelle scuole", svoltosi dal 13 al 18 aprile scorsi in molte classi italiane grazie alla partnership tra la start up ECO-SISTEMI e For-Mare, associazione no-profit di formazione nel campo delle scienze ecologiche applicate. Il programma si inserisce in un percorso educativo più ampio iniziato lo scorso ottobre che, fino ad oggi, ha coinvolto più di 300 bambini delle scuole elementari e 400 ragazzi degli istituiti superiori di Lombardia e Trentino Alto-Adige.

Si tratta di un perfetto esempio di collaborazione sinergica, che accosta l'educazione ambientale al campo delle nuove tecnologie ed innovazioni a tema sostenibilità. A fronte di seminari educativi sul ciclo dell'acqua, sugli sprechi e sulla depurazione dei reflui, offerti gratuitamente agli istituti scolastici, alunni e insegnanti si impegnano infatti nella raccolta di tappi di plastica affinché vengano recuperati e riciclati per un avanguardistico e utile fine.

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Ed è qui che entra in gioco ECO-SISTEMI, insediata presso Progetto Manifattura, incubatore d'imprese della Green Economy del Trentino con sede a Rovereto (TN): la giovane impresa ha brevettato un sistema per la depurazione delle acque, che funziona con tappi di plastica in qualità di carrier (proteine trasportatrici, NdR) per i batteri "mangia-sporco". Inseriti in uno speciale macchinario (la Rcbr, Reattore biologico a cella ruotante), i tappi di plastica girano lentamente nella cella a contatto con l'acqua, fino a quando non si forma un film di batteri in grado di rimuovere le sostanze biodegradabili delle acque reflue.

Tappi di recupero che depurano l'acqua, insomma: un circolo virtuoso che vale la pena comunicare alle giovani menti. "Con questi incontri abbiamo voluto sensibilizzare gli studenti sia sul tema dell'acqua che sul tema dell'innovazione sostenibile. Loro saranno gli inventori delle soluzioni del futuro" ha dichiarato Dario Savini, Amministratore delegato di ECO-SISTEMI e uno degli ideatori dell'iniziativa. "Noi siamo innanzitutto ricercatori e crediamo che la formazione e l'educazione sia la base di ogni trasformazione".

Come sottolinea Stefania Minuto, biologa di ECO-SISTEMI, l'intero progetto ha quindi un ulteriore risvolto, forse il più importante in termini di propositività e atteggiamento nei confronti delle sfide ambientali che ci troviamo a fronteggiare: mostra infatti che "ognuno di noi può crearsi un lavoro per rispondere a queste emergenze e creare occupazione in modo sostenibile".

Credere o meno a questo principio investendovi tempo, studi e risorse potrebbe cambiare il corso e il volto della nostra società del futuro.

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