Bilancio di Sostenibilità Costa Crociere – Intervista a Stefania Lallai
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Bilancio di Sostenibilità Costa Crociere – Intervista a Stefania Lallai

Costa Crociere ha recentemente pubblicato il proprio Bilancio di Sostenibilità 2012-2013. Nonsoloambiente.it ha avuto modo di intervistare Stefania Lallai Sustainability and PR Director Communication & Sustainability Department di Costa Crociere S.p.A.

"L'azienda, nell'agire in un business così complesso, sa che il rispetto degli equilibri culturali e ambientali è essenziale, il Bilancio di Sostenibilità rappresenta un'opportunità per condividere il proprio impegno con gli stakeholders di riferimento nel rispetto della trasparenza." – Afferma Stefania Lallai, che ha anche risposto ad alcune domande. di seguito le risposte:

Il Bilancio di Sostenibilità di Costa Crociere è suddiviso in 3 sezioni: perché avete deciso di puntare a queste in particolare?

Abbiamo utilizzato la suddivisione classica dei tre assets della sostenibilità: la dimensione economica, quella ambientale e quella sociale, aiutandoci ad elencare e descrivere tutti gli elementi necessari alla buona stesura di un Bilancio di Sostenibilità chiaro e trasparente.
Il Bilancio infatti, si inserisce nel contesto di 2 anni particolari per la storia aziendale ed è stato realizzato con l'obiettivo di dare a tutti gli stakeholders il quadro complessivo delle attività dell'azienda al di là del caso Concordia, presente nel Bilancio in una sezione dedicata.
Questo documento (o Bilancio) evidenzia i progressi fatti dalla compagnia in riferimento ai propri obiettivi di riduzione delle emissioni, ma anche l'impegno costante come azienda responsabile nei confronti delle comunità con le quali si interfaccia. La sostenibilità, infatti, gioca un ruolo di primo piano nelle attività e nel business di Costa.

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La sezione dedicata al caso Concordia è stato un dovere civico, ma anche un atto di trasparenza nei confronti degli stakeholders. Qual è stato il percorso che vi ha portato a stendere questa parte del Bilancio?

Come detto in precedenza il Caso Concordia è inserito nel Bilancio di Sostenibilità in una sezione dedicata.
Tengo a precisare che più che "dovere civico" è stato un dovere di trasparenza e di rendicontazione necessario da parte dell'azienda.
La rimozione di Concordia rappresenta infatti un esempio di gestione di un progetto complesso e articolato intrapreso in concertazione con un numero significativo di soggetti.

Uno dei valori riportati è l'incremento del 9% del personale a terra. Quali strumenti avete utilizzato per ottenere questo dato?

Per quanto riguarda l'incremento del 9% del personale di terra nel 2013 rispetto all'anno precedente questo è da attribuirsi al rafforzamento di alcune aree dell'organizzazione e in particolare del call center presente nell'area di Genova dove l'azienda ha il suo Head Quarter. Costa Crociere è un'azienda estremamente vitale, basti pensare che 14.286 persone sono state oggetto di selezione nel corso del biennio, di queste 10.284 sono state categoria entrate nell'organico dell'azienda.

Altro dato interessante è la riduzione del 4,7% del consumo di acqua per persona al giorno: in che modo siete arrivati a questo risultato?

Premettendo che la nave è di fatto una piattaforma viaggiante che ospita migliaia di persone, occorre precisare che il 71% del fabbisogno di acqua a bordo viene gestito desalinizzando e trattando opportunamente l'acqua del mare.
Le modalità di calcolo del consumo vengono effettuate sulla base del consumo/Lt. giornaliero per persona: nel 2011 erano 234 i litri per persona al giorno, scesi a 227 nel 2012 fino a 223 nel 2013. Costa Crociere si è mossa su due fronti per diminuire questi consumi: da un lato ha rivisto alcuni aspetti infrastrutturali quali l'installazione di riduttori di flusso nelle cabine e dall'altro si è concentrata nella sensibilizzazione degli ospiti e del personale per diminuire gli sprechi.

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