Città del futuro: Milano e Toyama “resilient cities”
Sostenibilità

Città del futuro: Milano e Toyama “resilient cities”

In occasione del Forum sulla città del futuro, si sono mossi i primi passi per una collaborazione tra la città di Milano e quella giapponese di Toyama per costruire le smart cities del futuro all'insegna della sostenibilità ambientale.

Si è svolto oggi, nella cornice offerta da Cascina Cuccagna a Milano, il Forum sulla città del Futuro, organizzato da Peace Kitchen, il progetto nato in Giappone e ospitato in Italia da un posto a Milano, che si propone di individuare le principali attività innovative, legate alla sostenibilità, messe in pratica da organizzazioni pubbliche e private in Italia e Giappone. Al centro della riflessione i temi di "cibo e ambiente" e "cibo e aspettativa di vita in buona salute (come risposta al rapido invecchiamento)", anche alla luce dell'organizzazione di Expo 2015 a Milano, avente come tema centrale l'alimentazione.

In apertura del Forum, il sindaco della città di Toyama Masashi Mori ha esposto le politiche in tema ambientale, di sostenibilità e di vivibilità adottate dalla cittadina giapponese: in primis la centralità del trasporto pubblico e la presenza di un sistema industriale che valorizzi il territorio ma anche, e soprattutto, la volontà di costruire una smart city che risponda alle nuove esigenze dei cittadini senza penalizzarne la qualità di vita (in particolare riguardo agli anziani).

Il tema della città sostenibile per persone di ogni età è stato ripreso dall'Assessore del Comune di Milano Pier Francesco Maran, soprattutto per quel che riguarda il diritto alla mobilità e dunque ad una buona qualità di vita. Molti i parallelismi tra le due città, non ultimo quello sottolineato dal sindaco Mori riguardo l'inserimento di entrambe nelle prime 35 posizioni della lista "100 Resilient Cities 2014" della Fondazione Rockfeller.

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Nella città giapponese, per promuovere efficacemente la cultura del riciclo, è stato creato un vero e proprio quartiere ad hoc (Ecotown), dove sono concentrati ben 7 stabilimenti per il riciclaggio unitamente a un centro culturale per la promozione dell'educazione ambientale tra i cittadini. Sul fronte dei trasporti, invece, è stata creata un'innovativa linea di metropolitana leggera che punta a raggiungere la lunghezza complessiva di 25,7 km e che mira ad agevolare gli spostamenti di chi ha difficoltà motorie, in primis gli anziani. Interessante poi notare che la città di Toyama è stata scelta per il progetto pilota dell'azienda Shin-Nihon Consultant riguardante la collaborazione tra comunità autonome di agricoltori per la protezione dell'ambiente attraverso energie rinnovabili.

Milano, a sua volta, ha mostrato agli amici asiatici i positivi risultati raggiunti rispetto agli stessi temi. "La nostra città – ha spiegato Maran – ha superato il 54% della raccolta differenziata, attestandosi come eccellenza europea insieme a Vienna, soprattutto perché possiamo contare sulla partecipazione dei cittadini, il 90% dei quali, secondo un recente sondaggio, ritiene che la raccolta differenziata sia un dovere civico. Altro dato significativo della cultura ambientale che stiamo seminando è il sorpasso degli spostamenti con i trasporti pubblici rispetto a quelli con i mezzi privati, grazie anche all'inaugurazione di ben 2 nuove linee metropolitane in 10 anni".

Durante l'incontro i rappresentanti istituzionali di Toyama hanno comunicato la propria adesione ufficiale alle consultazioni propedeutiche al piano strategico che definirà il rapporto di Milano con il cibo nei prossimi anni e che culminerà, il 16 ottobre, con la firma dell'Urban Food Policy Pact, il patto internazionale dei sindaci sulle politiche alimentari urbane. Viceversa, Milano guarderà a Toyama per sviluppare strategie urbane improntate alla resilienza – ossia la capacità di gestire in modo positivo e innovativo emergenze ambientali, economiche e sociali anche impreviste o improvvise.

"Queste due sfide di fondo non si vincono solo con investimenti massicci, ma anche con la capacità delle città, prima ancora che degli Stati, di mettere in comune 'best practices' e intelligenze per far sì che la felicità sia sempre più un bene di tutti", ha dichiarato l'Assessore ai Trasporti e alla Mobilità del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran.

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