Non uno, ben due impianti solari a concentrazione installati negli ultimi giorni!
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Non uno, ben due impianti solari a concentrazione installati negli ultimi giorni!

In California è stato installato il più grande impianto solare termodinamico del mondo, mentre negli Emirati Arabi il più grande impianto solare a concentrazione del mondo Arabo.

Si trova nel deserto del Moyave, a nordest di Los Angeles, l'impianto solare termodinamico più grande del mondo, appena entrato in funzione. A pieno regime, l'impianto da 392 megawatt sarà in grado di fornire energia elettrica a 140mila abitazioni californiane.

L’impianto di Abu Dabi invece, la Shams 1, che in arabo significa "SOLE", studiata, progettata e costruita grazie alla proficua cooperazione tra Masdar, la Total Energy e la compagnia spagnola Abengoa ha ha un costo a 600 milioni di dollari e una potenza nominale di 100 MW.

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L'impianto solare a concentrazione Californiano, chiamato Ivanpah, occupa una superficie di 3.500 acri, circa 1.400 ettari, ed è costato 2,2 miliardi di dollari, di cui 1,6 ottenuti con un prestito governativo. Si compone di tre torri alte 140 metri e di 177mila eliostati, cioè specchi parabolici che ruotano seguendo il moto apparente del sole e concentrandone la luce.

La Shams 1 copre un’area di circa 2.5 km quadrati ed è stata realizzata mediante lo sfruttamento della tecnologia parabolica a specchio, unendo 258 mila pannelli solari e installandoli su 768 collettori parabolici di monitoraggio. In questo modo, il calore prodotto durante l'irraggiamento solare si concentra esclusivamente sulle tubazioni ad olio e la centrale solare ha la possibilità di produrre il vapore che aziona la turbina e genera l'energia elettrica di cui si ha bisogno.

L'impianto Ivanpah, al centro di alcune polemiche per via del suo elevato consumo di acqua in un periodo di siccità, contribuirà all'obiettivo fissato dalla California di raggiungere il 33% dell'elettricità da fonti rinnovabili entro il 2020.

Mentre per l’impianto Shams 1 è lo stesso Sultano Ahmed Al Jaber, CEO di Masdar a sostenere che "L'inaugurazione di Shams 1 è un importante passo avanti per le energie rinnovabili in Medio Oriente, [perché] proprio come in gran parte del mondo, la regione si trova ad affrontare la sua crescente domanda di energia, ma anche a lavorare per ridurre le proprie emissioni di carbonio. Shams 1 è una pietra miliare in quanto, su larga scala delle energie rinnovabili, si sta dimostrando in grado di fornire energia elettrica sostenibile, conveniente e sicura".

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