Copenaghen: il primo parco divertimenti a energia rinnovabile
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Copenaghen: il primo parco divertimenti a energia rinnovabile

Ad illuminare e a muovere le giostre del parco divertimenti Tivoli di Copenaghen è l'energia del vento.

Il Tivoli, uno dei parchi divertimenti più antichi d'Europa, ora è anche il più green. L'energia elettrica che anima il suggestivo giardino dei divertimenti di Copenaghen proviene infatti da fonti rinnovabili.
Nel 2008 Tivoli e DONG Energy, fornitore di energia danese, hanno iniziato una collaborazione ambientale al fine di ridurre il consumo energetico del parco divertimenti e di assicurare che l'energia utilizzata provenga solo da impianti a impatto zero.

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Le attrazioni e le luci del Tivoli funzionano infatti grazie all'energia eolica prodotta dalla centrale di Adventore di proprietà della DONG Energy. Lo scopo è quello di aumentare il risparmio energetico sia delle strutture sia dell'illuminazione e delle giostre. L' obiettivo di ridurre del 10 % del consumo di energia in un periodo di quattro anni, è stato già raggiunto la fine del 2011 , anche grazie ad una lampada a LED di nuova concezione. Sono state infatti sostituite le 120.000 lampadine a incandescenza con più efficienti lampade a LED.

Il parco di divertimenti Tivoli nel cuore di Copenaghen risale al 1800 ed è l'attrazione più visitata della capitale danese, ricca di giostre, giardini. Ogni anno il parco consuma energia pari al consumo annuo di 2.500 famiglie. Fornitura costante di energia verde, taglio delle emissioni di CO2. E non solo.

Il 99% dei rifiuti di Tivoli è attualmente riciclato (compresi i rifiuti urbani riciclati come teleriscaldamento). L'unica categoria di rifiuti non riciclata (1%) è la porcellana, prodotto non riciclabile. Sul piano del riciclo, il più grande successo di Tivoli è l'introduzione di bicchieri riutilizzabili. Una birra , acqua o caffè sono versati in tazze di plastica dura, per la quale il cliente paga un deposito di cinque corone. Le cinque corone vengono rimborsate quando il bicchiere viene restituito alle macchine. Poi viene lavato e riutilizzato. Questa semplice operazione consente di risparmiare circa un milione di tazze usa e getta all'anno, che corrisponde a circa 10 tonnellate di rifiuti.

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