ERP e RAEE, un binomio da 2 milioni di tonnellate
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ERP e RAEE, un binomio da 2 milioni di tonnellate

ERP (European Recycling Platform), Sistema Collettivo impegnato nella gestione di RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), inaugura il 2014 celebrando il superamento di 2 milioni di tonnellate di rifiuti raccolti e riciclati dal 2002 ad oggi.

Quanto pesano 2 milioni di tonnellate di RAEE raccolti e trattati a norma di legge? Molto, e ancor più in termini di sostenibilità: 9 i miliardi di kWh di energia risparmiata, 21,7 i milioni di tonnellate di CO2 evitate all'atmosfera attraverso l’estrazione controllata dei CFC e il riuso di materie prime, 60.146 le tonnellate di metalli nobili recuperati e riutilizzati per nuovi apparecchi, con una serie di vantaggi ambientali a catena.

Un risultato ottenuto da ERP a nome e per conto di oltre 2.400 produttori di apparecchi elettrici ed elettronici appartenenti a una rete in continua espansione, dentro e oltre i confini europei. All'interno di questa rete, la Piattaforma gestisce la raccolta, il recupero, il riciclo e lo smaltimento dei RAEE, in linea con gli obblighi imposti in materia dalle direttive comunitarie.

“Siamo felici di aver raggiunto il traguardo di 2 milioni di tonnellate di rifiuti raccolti” commenta Umberto Raiteri, Amministratore Delegato ERP. “Il ciclo di vita delle apparecchiature elettroniche è diminuito drammaticamente. A causa del lancio sul mercato di prodotti sempre nuovi e migliori, i consumatori si aggiornano e scartano i modelli obsoleti. Riuscire ad essere in vantaggio sulla continua produzione di RAEE è una vera sfida.”

 

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Una sfida che assume i connotati di una lotta contro il tempo e che, secondo quanto rivela il rapporto Solving the E-Waste Problem (StEP) Initiative promosso dalle Nazioni Unite, è destinata a diventare sempre più impegnativa. La relazione dell'ONU prevede, infatti, che i RAEE nel mondo raggiungeranno entro il 2017 la quota di 65,4 milioni di tonnellate l'anno, contro i 49 milioni di tonnellate del 2012, per un eclatante aumento del 33% di scarti high-tech nell'arco di cinque anni.

In questo quadro generale si situano le contromisure adottate dal Parlamento Europeo riguardo alla gestione dei RAEE: il 14 febbraio scorso è scaduto il termine ultimo per il recepimento della direttiva 2012/19/UE, che impone agli Stati Membri parametri di efficienza sempre più severi lungo l'intera filiera dei prodotti elettrici ed elettronici, a partire dalla progettazione sino allo smaltimento a fine vita.

In una nota stampa del 13 febbraio, ERP Italia assicura di essere pronta a supportare i produttori associati nel raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di raccolta e riciclo fissati dalla Direttiva, grazie a un sistema virtuoso di gestione che dal 2009 comprende Pile e Accumulatori e dal 2012 si estende ai rifiuti da moduli fotovoltaici.

Per una panoramica sui dati relativi al recupero e al riciclo di RAEE, Pile e Accumulatori in Italia nel 2013, rimandiamo all'articolo “Rapporto L’Italia del Riciclo 2013: dati e risultati di tutte le filiere”, qui pubblicato il 7 gennaio 2014.

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