CinemAmbiente, si chiude la diciottesima edizione: and the winners are…
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CinemAmbiente, si chiude la diciottesima edizione: and the winners are…

Al motto di #MoviesSaveThePlanet, si conclusa la diciottesima edizione di CinemAmbiente, festival di cinema ambientale svoltosi a Torino dal 6 all'11 ottobre. Molti i premi e i riconoscimenti attribuiti, ecco il palmares completo.

Al termine di sei intensi giorni di proiezioni ed eventi cinematografici rigorosamente a sfondo green, cala il sipario sulla diciottesima edizione di CinemAmbiente. Riposte le attrezzature e archiviato, per quest'anno, il red carpet, è giunto il momento dei bilanci per un festival che è diventato, negli anni, un appuntamento fisso e un punto di riferimento per gli appassionati di cinema e ambiente di tutta Italia.

Molti gli ospiti italiani e internazionali per una rassegna che il pubblico non ha tradito nonostante lo spostamento di data (dall'abituale periodo primaverile alla settimana fra 6 e 11 ottobre per inserire l'evento all'interno del calendario di Nutrire le Città ed ExpoTo2015), garantendo oltre 20.000 presenze: un risultato "oltre ogni aspettativa" afferma Gaetano Capizzi, direttore di CinemAmbiente.

La serata conclusiva di domenica 11 ottobre ha visto l'attribuzione ufficiale dei premi ai migliori film e documentari in gara.

Per il Concorso Internazionale Documentari la giuria composta da Peggy Parsons, Alfonso Pecoraro Scanio, Nevina Satta, Valentin Thurn e Pasquale Verdicchio ha assegnato il premio a "Bikes vs Cars" di Fredrik Gertten: "Per il suo sguardo originale su un tema noto: l'argomento è sentito da tante persone è coinvolgente. Il film apre una discussione e induce a desiderare di guidare meno ed essere parte del cambiamento". Due, inoltre, le Menzioni speciali: "Life According to Ohad" di Eri Daniel Elrich e "The Messenger" di Su Rynard. Il Premio del pubblico, chiamato a esprimersi in sala per il film preferito all'interno dello stesso Concorso Internazionale Documentari, è stato assegnato a "How to Change the World" di Jerry Rothwell, un riuscitissimo montaggio di materiali inediti sull'origine e l'evoluzione di Greenpeace.

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Nel Concorso Documentari Italiani la Giuria, composta da Jacopo Chessa, Michele Fornasero e Lisa Tropea, ha conferito il premio di 2000 euro, offerti da CIAL, a "Mare carbone" di Gian Luca Rossi, "Per la vocazione democratica veicolata da un personaggio affascinante che si mette in gioco per ritrovare le proprie radici, costruire il proprio futuro e prendersi cura del proprio spazio". La Giuria ha inoltre assegnato una Menzione speciale al film "'U Ferru" di Marco Leopardi.

Per il Concorso Internazionale One Hour, la Giuria, composta da Natasha Despotovic, Antonella Frontani e Massimiliano Mazzotta, ha attribuito il premio di 2000 Euro sostenuto da SMAT al Miglior mediometraggio: "Saving Mes Aynak" di Brent E. Huffman, "per la capacità di esaminare in maniera armoniosa tutti gli aspetti politici, culturali, umani, sociali e ambientali, fornendo nel contempo una riflessione efficace e profonda della complessa realtà afghana". Una Menzione speciale è stata riservata, invece, a "Dark Side of the Chew" di Andrew Nisker, che racconta il lato oscuro, in termini di impatto ambientale, delle gomme da masticare.

Il neonato Premio Speciale "Torino e le Alpi", offerto dalla Compagnia di San Paolo, è andato a "Enchikunye/Coming Back Home" di Sandro Bozzolo. La Giuria, composta da Leonardo Bizzaro, Enrico Camanni e Tiziano Fratus, ha assegnato il premio al film "che meglio rappresenta la dimensione ambientale e della montagna".

Il premio "Ambiente e Società", assegnato dalla Cooperativa Arcobaleno al film che meglio rappresenta la green economy come occasione di lavoro e inclusione sociale, è invece andato a "'U Ferru" di Marco Leopardi: "una vigorosa rappresentazione della passione autentica per quel mestiere di pescatore tramandato da generazioni. Una riflessione finale intensa rivolta a coloro che, alla ricerca di futuro, trovano invece nel mare la morte. Per una responsabilità che del mare non è e che rimanda invece a noi, esseri umani".

All'interno di CinemAmbiente 2015, si è inoltre rinnovato l'appuntamento con il cinema del futuro. Anche quest'anno CinemAmbiente Lab, workshop ideato per formare i partecipanti in temadi  green production, si è svolto nei giorni della rassegna e ha attribuito un riconoscimento al Miglior progetto dell'edizione: "Seeking for Utopia" di Anton Corbal.
La cerimonia di chiusura del festival si è conclusa, infine, con la proiezione in anteprima italiana di "La glace et le ciel" documentario del Premio Oscar Luc Jacquet, a cui CinemAmbiente ha attribuito un riconoscimento speciale all'interno della sezione d'onore, dedicata ai grandi maestri del cinema ambientale.

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